
Attivo da tempo, serve per segnalare eventuali cinghiali morti o resti, con l’obiettivo di fare prevenzione
Rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. La malattia non colpisce l’uomo ma cinghiali e suini, con alta letalità. Proteggere gli animali ed evitare pesanti ricadute anche sul piano economico
“Se vedi un cinghiale morto o i resti del cinghiale stesso (la sua carcassa, oppure le sue ossa) contatta i servizi veterinari della tua Ausl”, anche telefonando allo 051 6092124, annuncia la regione Emilia-Romagna in una nota. La linea, valida in tutto il territorio regionale, è attiva da tempo e, complice il primo caso di peste suina africana registrato pochi giorni fa in Italia, più precisamente in Piemonte, può essere un valido e ulteriore strumento di prevenzione, prosegue la nota.
L’invito a segnalare, la regione lo rivolge, attraverso una campagna di informazione, ai suoi cittadini, in particolare a escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Il nuovo volantino messo a punto dall’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di proteggere gli animali presenti sul territorio dall’introduzione della malattia, riporta le seguenti parole: “Abbiamo tutti un ruolo fondamentale nella prevenzione della diffusione della peste suina africana”, continua la nota.
Una malattia, la peste suina africana, di tipo virale, che, aggiunge la nota, non colpisce l’uomo, bensì i suini e i cinghiali. Responsabile di pesanti conseguenze economiche dovute ai costi di eradicazione e al blocco delle esportazioni di prodotti italiani di eccellenza, è altamente letale negli animali colpiti, dato che non esiste alcun trattamento o vaccino.
Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito, dunque, è quello di chiamare allo 051 6092124; dopo aver memorizzato la propria posizione geografica e dopo aver scattato una foto, così da poter inviare l’intero materiale, in un secondo momento, ai servizi, prosegue la nota.
Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari dei dipartimenti di sanità pubblica delle ausl; nelle sezioni provinciali dell’istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e di aree protette, continua la nota.
Per maggiori informazioni, è necessario consultare la pagina web del sito regionale www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana, conclude la nota.