Tv, internet e una nuova visione degli spazi hanno dettato la rivoluzione della casa

SOCIETA’ – Durante le abbuffate natalizie siamo stati colti da una intuizione…la cucina è l’ambiente della casa che ha avuto il maggior grado evolutivo, nell’aspetto, ma soprattutto nella sua funzionalità; rispetto, infatti, a qualsiasi altro ambiente della casa, questo cambiamento è stato quello più sostanziale.

 

Negli ultimi 10/15 anni sulla cucina si sono accesi i riflettori, soprattutto televisivi e proprio da quel momento si è assistito ad un cambio di percezione di questo ambiente: da luogo di servizio, difficile da tenere ordinato spesso con odori inopportuni alla convivialità, è rimasto per lungo tempo uno spazio nascosto, separato e chiuso.

Per contro è stato dato per lungo tempo maggior rilievo alla sola sala da pranzo. Anche l’utilizzo era votato unicamente al raggiungimento del risultato, una caratteristica che si rispecchiava anche nell’arredo. Chi cucinava era isolato, solo, e la posizione da tenere era con lo sguardo contro le pareti, concentrati unicamente sulla preparazione.

 

Sdoganata come spazio conviviale e da vivere apertamente, oggi la cucina è completamente diversa per architettura e percezione. A tal proposito cito lo chef Bruno Barbieri che nel panorama italiano ha contribuito maggiormente a questa evoluzione: Come saranno le cucine del futuro, che cosa ci troveremo dentro?

 

«Mi piace l’idea di creare spazi adatti agli utensili, in modo da riporli con ordine e trovarli subito, parlo della sonda, della bilancia ma anche del semplice pelapatate; In cucina mi piace il minimalismo, servono poche cose ma di qualità, curate nel design. È come per il cibo: bisogna comprare poco ma buono ».(Vanity Fair)

 

Questa idea di estetica dello spazio di lavoro ha reso possibile reintrodurre lo spazio della cucina all’interno della casa, non più solo sala da pranzo ma zona giorno in open space, perché oltre ad essere belle da vedere, le nuove cucine, soprattutto se dotate di isola o penisola, diventano un palcoscenico, offrono un punto focale dove chi cucina è intrattenimento, è osservato dai commensali e può interagire con loro raccontando i piatti, i suoi ingredienti o più semplicemente chiacchierando.

 

Chi cucina non è più solo, relegato, adesso è al centro dell’attenzione e non guarda più la parete ma lo sguardo e tutto il suo corpo si affacciano al resto della casa. Questo ambiente evolverà ancora: ci sono nuove spunti forniti dalla nuove tecnologie e dalla rete. La domotica sta entrando negli elettrodomestici, rendendo la cucina una spazio connesso che può fornire informazioni in grado di migliorare non solo il suo utilizzo ma la qualità di vita. Questa considerazione nasce da un’intervista rilasciata da un altro chef che ha contribuito con il suo lavoro al cambiamento Carlo Cracco:

Ma come immagina, Cracco, la cucina del futuro?

«Io il futuro me lo immagino diverso, segnato da una sinergia intelligente fra passione culinaria e tecnologia. Ti serve del pesce? Ti colleghi a internet e chiami il pescatore per sapere quanto ne ha a disposizione, oppure per ordinare giusto quello di cui hai bisogno. Devi preparare la pasta con le zucchine? Chiami il contadino. Internet, in questo senso, può davvero salvarci. Sono sicuro che, col nostro aiuto, lo farà».(La Repubblica)

 

Marco Milandri & AlessioSerrani

Arkinprogress