Foto di repertorio shutterstock

Ecco le limitazioni che saranno attive durante le festività di fine anno. Attesa per il nuovo Decreto del Ministro della Salute che riporterà tutte le regioni in zona gialla

È stato varato ieri, giovedì 3 dicembre, dal Governo e firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il nuovo DPCM in tema di contenimento dell’epidemia di Covid-19. Il Decreto, presentato dallo stesso Conte in serata in conferenza stampa, tiene alta l’allerta nel tentativo di evitare una terza ondata di contagi a inizio 2021.

Prima della fine del weekend è attesa anche la firma del nuovo Decreto del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che riporterà in “zona gialla” tutte le regioni, Emilia-Romagna compresa.

Le misure del nuovo Dpcm

Intanto, a partire da oggi, 4 dicembre, è attivo il nuovo Dpcm, che sostanzialmente conferma fino al 20 dicembre le misure contenute nel decreto in scadenza ieri, compresa la loro modulazione sulla base delle fasce cosiddette gialla, arancione e rossa.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio misure specifiche con maggiori restrizioni.

Bar e ristoranti

Con il ritorno delle regioni in zona gialla, riapriranno i bar e i ristoranti fino alle 18, con non più di quattro persone al tavolo. Asporto consentito fino alle 22, sempre consentita la consegne a domicilio.

Chiusi nella serata di Capodanno anche i ristoranti degli alberghi, che potranno servire la cena solo in camera.

Negozi e centri commerciali

I negozi potranno rimanere aperti tutti i giorni fino alle 21 fino al 6 gennaio. Centri commerciali e grandi magazzini aperti nei weekend solo per beni di prima necessità.

Spostamenti tra comuni

Riaperti anche gli spostamenti tra comuni e tra regioni, ma solo fino al 20 dicembre.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati gli spostamenti tra le regioni (e tra le province autonome). Il 25 dicembre, il 26 dicembre e l’1 gennaio sarà vietato anche spostarsi dal proprio Comune.

Spostamenti sempre consentiti per motivi di salute, urgenza o “stato di necessità”, oltre alla possibilità di rientrare nel proprio domicilio o nella propria residenza (non però nelle seconde case, raggiungibili solo all’interno della stessa regione).

Nei “casi di necessità”, come sottolineato da Conte in conferenza stampa, rientra l’assistenza a persone non autosufficienti. Il Premier ha aggiunto inoltre che “sarà sempre consentito il rientro nel Comune di residenza o dove si abita con continuità. Questo consentirà il ricongiungimento delle coppie”.

Festeggiamenti di Natale e Capodanno

Resta ovviamente vietato organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. I sindaci, con apposita ordinanza, potranno chiudere strade e piazze.

La raccomandazione è quella di festeggiare solo con i conviventi.

Messe

Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno anticipate alle ore 20 per consentire il rientro prima dell’inizio del coprifuoco.

Coprifuoco

Prosegue il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5. Non saranno consentiti gli spostamenti nemmeno all’interno dello stesso comune se non per motivi di salute, lavoro, comprovate necessità.

Nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio coprifuoco esteso fino alle 7 del mattino.

Viaggi all’estero

Dal 10 dicembre, per chi torna da uno dei 27 Paesi della Ue, c’è l’obbligo, prima di partire per l’Italia, di fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo, si può entrare senza dover fare la quarantena. Chi arriva da un paese extra-Schengen dovrà comunque fare la quarantena.

Dal 21 dicembre e fino all’Epifania scatta una regola più rigida: tutti coloro che torneranno dall’estero dovranno osservare il periodo di quarantena. Ad esempio, sarà possibile andare a sciare in Austria o in Svizzera, ma al ritorno bisognerà chiudersi in casa e restarci per dieci giorni seguendo le regole del confinamento precauzionale.

Crociere sospese dal 21 dicembre fino al 6 gennaio. Gli impianti e le piste da sci resteranno chiusi fino all’Epifania per evitare file e assembramenti in coda e nelle funivie, dovrebbero riaprire dal 7 gennaio.

Obbligo di mascherina anche all’aperto

Rimane anche il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. I sindaci potranno emettere ordinanze per chiudere strade e piazze per evitare gli affollamenti anche nel corso della giornata, oppure prevedere ingressi contingentati in quelle aree di città e paesi dove c’è il rischio che si verifichino assembramenti.

Scuola

I licei rimangono chiusi fino al 7 gennaio, poi dovrebbe ricominciare la didattica in presenza per il 75% degli studenti.

Cinema e teatri

Restano chiusi per tutte le festività cinema e teatri.