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L’intervento dell’Assessora Andrea Cintorino e la replica del Pd

“Un atto che ci lascia sbigottiti e che testimonia la natura strumentale, polemica e divisoria del modo di porsi e fare politica del capogruppo del Partito Democratico Soufian Alemani. D’intesa con i nostri uffici e per dare maggiore risalto ai risultati di ieri, avevamo predisposto una semplice e neutra comunicazione istituzionale per rendere noto alla città e agli organi di stampa il numero degli aventi diritto al voto, i votanti, il totale degli eletti, la percentuale di voto rapportata con quella del 2015, l’aumento della partecipazione e il successo degli scrutini. Numeri reali, oggettivi, che non hanno padrone politico e che riconoscono il lungo e proficuo dibattito di questi mesi per l’adozione del nuovo regolamento sui quartieri. Si trattava di dare la giusta e meritata importanza, attraverso l’evidenza dei dati, ai valori della partecipazione e del decentramento che guidano la nostra democrazia e che stanno alla base dello spirito di servizio di centinaia di forlivesi. Ma non solo” – conclude l’Assessorre Cintorino – “in quella che il capogruppo Alemani ha definito una comunicazione inopportuna, era contenuto un corale ringraziamento a tutti i volontari, i dipendenti e i funzionari del Comune di Forlì che hanno reso possibile la giornata di ieri. Di tutto questo, a suo supremo e insindacabile giudizio, non era il caso perdere del tempo in consiglio comunale. Noi invece crediamo il contrario. Crediamo che prima delle arringhe di Alemani e del Pd, ci sia l’evidenza l’importanza di un successo che nasce dal civismo e dalla voglia di mettersi in gioco per la propria comunità”.

La replica del Pd

Dispiace che l’Assessora a fronte della bella occasione di partecipazione e civismo preferisca polemizzare inutilmente, in quanto la smentiscono i fatti: è sufficiente leggere il verbale d’aula per prendere atto dell’infondatezza delle sue dichiarazioni. L’Assessora, nonostante i nostri inviti a rendere la sua informativa ed aprire il dibattito in Consiglio, ha preferito, nella sua libera scelta, di lasciar proseguire i lavori dell’aula, evidentemente già pronta a fare uscire un comunicato di inutile polemica; la sua goffa uscita tradisce il nervosismo per una partecipazione al voto evidentemente inattesa che ha sancito una volta di più quanto forte sia il legame tra i forlivesi ed i comitati di quartiere e quanto assurda fosse la proposta dell’Amministrazione di sostituire l’elettività dei comitati di quartiere con una nomina politica dei gruppi consiliari”.