
La nota del Partito Democratico e la replica del Sindaco Gian Luca Zattini.
Il commento di Daniele Valbonesi e Maria Teresa Vaccari, rispettivamente segretario territoriale del Partito Democratico forlivese e segretaria dell’unione comunale PD di Forlì
“Ancora una volta il Sindaco Zattini non si smentisce e si prende meriti non suoi. Nel merito delle affermazioni fatte a Milano Marittima, in un contesto di propaganda leghista, vorremmo sottolinearne alcune particolarmente scorrette e offensive. La sinistra forlivese non “se la canta e se la suona” e rimanda cortesemente al mittente le accuse di “senso di superiorità”; semmai è vero il contrario, come è stato ripetutamente dimostrato dalla mancata volontà di collaborazione che la maggioranza di centro destra dimostra in Consiglio comunale, a proposito di ogni decisione che riguardi il bene della città e del territorio forlivese. A un anno dall’insediamento la Giunta Zattini non ha assunto una sola decisione che non avvalli o prosegua progetti ed interventi ideati e fatti finanziare dalle precedenti Giunte di centro sinistra. È facile definirsi più bravi da soli, se si raccoglie il testimone di una situazione economicamente florida, coi conti risanati e moltissime azioni già in pista.”
“Qualche esempio concreto. Aeroporto, tangenziale, Medicina a Forlì, arrivano tutti da lontano. Videosorveglianza in centro storico, risorse e cantieri per il recupero di molti luoghi cittadini, interventi sulla viabilità, idem. Fanno sorridere i riferimenti al centro storico – per il cui rilancio si punta a trasformare piazza Saffi in un parcheggio, in direzione ostinatamente anacronistica e contraria a quanto avviene nel resto d’Europa e d’Italia. Si fanno improvvise e autoreferenziali varianti al piano del commercio per accontentare la Lega nella sua battaglia ideologica contro la storia forlivese. Si tenta il colpo di mano, modificando il regolamento per l’elezione dei quartieri, per occuparli politicamente e gestirne le poche risorse. Si cerca la diffamazione politica con l’improvvida commissione sugli affidi, finita in nulla, perché non c’era nulla da portare allo scoperto. L’unica decisione originale assunta da questa Amministrazione porta il segno della loro egoistica visione politica del territorio: l’abbandono dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese. Solidarietà istituzionale e massimizzazione dell’efficienza delle prestazioni e dei servizi al cittadino per la Giunta Zattini non sono prioritari quanto le promesse elettorali. Decidono i cittadini chi è stato più bravo. Ora il Sindaco Zattini governi bene e per il bene comune, tra 4 anni vedremo.”
La replica del Sindaco Gian Luca Zattini
“Mi colpisce ancora una volta l’assoluta infondatezza e gratuità delle accuse avanzatemi dal Partito Democratico. L’ho già detto a più riprese ma lo ribadisco. Un’Amministrazione che dice di fare e poi non fa, è inutile. Ed è inutile non tanto politicamente o ideologicamente, quanto nella sua facoltà di prendere delle decisioni di pubblico interesse. Perché di liste della spesa e di ‘desiderata’ ne è pieno il mondo e ne sono piene le bocche di molti politici ed ex Amministratori locali che ancora mal digeriscono la sconfitta elettorale, ma di progetti concreti, di cose fatte e di traguardi raggiunti se ne sente parlare sempre meno e con poca enfasi. Imputarsi la genesi politica di interventi mai realizzati, ma solo decanati, è sempre sbagliato. Farlo dai banchi dell’opposizione dopo cinquant’anni di governo è quantomeno bizzarro. Tangenziale, facoltà di Medicina (la cui delibera di insediamento non è stata votata in consiglio comunale dal Partito Democratico), centro storico, viabilità, pubblica illuminazione, aree verdi e piste ciclabili sono azioni reali, concrete, che stiamo mettendo in pista giorno dopo giorno, stanziando risorse, facendo progetti ed eseguendo cantieri. La sinistra collaborativa di cui parlano Daniele Valbonesi e Maria Teresa Vaccari purtroppo a Forlì non esiste. Lo abbiamo visto in più occasioni e con gli stessi atteggiamenti ostili e rancorosi di chi sembra voglia punire a tutti i costi, e in maniera controproducente, una città libera che nel segno del cambiamento, non l’ha più votata. Lo dico con rammarico perché da Sindaco, ma soprattutto da forlivese, avrei gradito una minoranza diversa, più responsabile e capace di saper prendere delle decisioni nell’interesse di tutti, non solo dei suoi elettori. È vero che sono i cittadini a decidere chi è stato bravo. Ma questo interessa anche l’opposizione.”