
Rimborsi rapidi (in due trance, prima 3mila euro, poi il resto) ma la spesa deve essere documentata
Fino a 5mila euro per i danni subiti dalla casa a causa dell’alluvione o delle frane ma serve che la spesa sia documentata. È stata pubblicata l’Ordinanza n. 999 “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna, di Forlì-Cesena e Rimini” riguardante ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
In considerazione dell’esigenza di semplificare e accelerare, in via di somma urgenza, le prime misure economiche di immediato sostegno nei confronti della popolazione per fronteggiare le più urgenti necessità, in ragione dell’eccezionale impatto degli eventi alluvionali.
L’Ordinanza è stata pubblicata sul sito web del Dipartimento della Protezione Civile ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il Commissario delegato, per il tramite dei Sindaci dei Comuni interessati, è autorizzato a riconoscere ai nuclei familiari aventi dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa che sia risultata allagata o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile, un contributo fino a un massimo di 5.000 euro per:
a) il ripristino, anche parziale, dei danni all’abitazione principale, abituale e continuativa;
b) il ripristino, anche parziale, dei danni ad una o più pertinenze dell’abitazione di cui alla lettera a);
c) il ripristino di aree e fondi esterni necessari per l’accesso e fruizione dell’abitazione di cui alla lettera a) o delle sue pertinenze;
d) gli interventi di pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti dall’abitazione di cui alla lettera a), dal fabbricato e/o dalla relativa area esterna pertinenziale;
e) la sostituzione, o il ripristino, o l’acquisto di beni mobili distrutti o danneggiati ubicati all’interno della abitazione di cui alla lettera a), allo scopo di mitigare i più gravi disagi nella gestione degli aspetti correnti della vita quotidiana.
Il contributo può essere riconosciuto, altresì, per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora tali danni non consentano la fruibilità dell’edificio. In tal caso il contributo è richiesto dall’amministratore del condominio, ove costituito, ovvero da uno dei proprietari a tal fine delegato.
Per richiedere la concessione della misura di immediato sostegno devono essere utilizzati i moduli allegati alla presente comunicazione e relativi:
a) alla domanda di acconto (allegato 1 – modulo a1);
b) alla delega in caso di comproprietà (allegato 2 – modulo a2);
c) alla delega all’esecuzione degli interventi e alla percezione del contributo da parte del proprietario nei confronti del locatario residente (allegato 3 – modulo a3);
d) alla delega a favore di uno dei condomini per l’esecuzione degli interventi e la percezione del contributo relativo alle parti comuni di un immobile, in caso di assenza dell’amministratore (allegato 4 – modulo a4);
e) alla titolarità dell’amministratore per l’esecuzione degli interventi e la percezione del contributo relativo alle parti comuni di un immobile (allegato 5 – modulo a5);
f) alla procura speciale, in caso di necessità (allegato 6 – modulo a6); g) alla domanda di saldo e per la trasmissione dei giustificativi di spesa (allegato 7 – modulo b1).
Il contributo è erogato in due tranche: un acconto di € 3.000,00 e un successivo saldo. I soggetti aventi i requisiti per beneficiare della prima misura di immediato sostegno di cui al presente articolo possono presentare la relativa domanda, utilizzando la modulistica allegata, a partire dal giorno successivo all’adozione della presente ordinanza ed entro i termini previsti, rispettivamente, per l’acconto e il saldo, presso il Comune dove è ubicato l’edificio residenziale o l’abitazione principale, abituale e continuativa allagata o interessata da movimenti franosi mediante trasmissione via PEC, raccomandata con avviso di ricevimento oppure consegna a mano.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto è fissato al 30 agosto 2023. Il termine ultimo per la presentazione della domanda di saldo è fissato al 31 ottobre 2023. Il contributo deve essere integralmente rendicontato mediante la presentazione di documentazione giustificativa.