Crescono le segnalazioni di operazioni sospette

Nel primo semestre dell’anno 690 casi con una crescita del 64% – Aumenti anche a Forlì (53%) e Rimini (52%)

Il riciclaggio del denaro sporco è il punto terminale dell’attività criminosa. E la provincia di Ravenna è la maglia nera in regione con un incremento delle segnalazioni pari al 64%. Per questa ragione va contrastato e prima ancora monitorato per capire che direzione prendano i capitali di illecita provenienza. La suddivisione per forme tecniche delle operazioni segnalate nel 2020 – come indicano i dati dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia – ha mostrato un forte incremento delle movimentazioni su carte di pagamento e di moneta elettronica che compongono il 24,8% dell’aggregato. Tale aumento è stato agevolato dalla nuova modalità di segnalazione automatizzata, introdotta nel mese di gennaio, che ha consentito una più accurata rappresentazione delle operazioni.

Segnalazioni in gran parte da banche e poste

Gli operatori bancari e postali costituiscono la grande maggioranza dei segnalanti attivi (402 su 422 complessivi); da loro infatti proviene il 99,3% degli importi censiti nelle comunicazioni oggettive. 

E i dati del primo semestre 2021 diffusi a fine settembre dall’Unità di informazione Finanziaria indicano un trend in crescita. Nel periodo, infatti, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha ricevuto 70.157 segnalazioni di operazioni sospette per oltre 100 miliardi di euro, in notevole aumento rispetto a quelle pervenute nel periodo corrispondente del precedente anno (+32,5 per cento); l’incremento ha interessato tutti i mesi del semestre ed è stato particolarmente rilevante tra marzo e giugno, mesi in parte condizionati nel 2020 dal primo lockdown e dalla successiva fase di incertezza. La crescita complessiva è stata determinata dalle segnalazioni di riciclaggio (+32,7 per cento rispetto al primo semestre del precedente anno). Le segnalazioni di finanziamento del terrorismo sono tornate ad aumentare (da 246 unità a 340) mentre continua la riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (da 209 a 156). Sotto il profilo della ripartizione territoriale si registrano incrementi in termini assoluti in tutte le regioni; i più significativi si rilevano in Lombardia (da 9.230 del primo semestre 2020 a 12.701 di quello in esame), nel Lazio (da 6.755 a 8.840), in Emilia-Romagna (da 3.481 a 4.902), in Piemonte (da 2.829 a 4.213) e in Sicilia (da 3.561 a 4.863); notevole anche l’aumento delle segnalazioni su operazioni effettuate a distanza (da 122 a 1.655).

Quanto alla situazione emiliano-romagnola si registra una media di 27 segnalazioni al giorno e Ravenna registra un trend significativo con una crescita, sul semestre precedente, del 64% a quota 690, così come crescono anche Forlì (+53% con 423 operazioni segnalate) e Rimini (+52% con 526 operazioni).