La misura sarà sperimentata da dicembre

Servono 50 operazioni al semestre per una spesa massima di 300 euro

Chi effettua pagamenti elettronici potrà avere un rimborso del 10% della spesa per un massimo di 300 euro. Per ottenerlo, però, bisognerà aver accumulato almeno 50 transazioni nel semestre. La sperimentazione partirà a dicembre e la misura sarà operativa da gennaio 2021. IL Governo starebbe anche lavorando a ulteriori misure per eliminare le commissioni sulle spese inferiori a 5 euro, per incentivare l’utilizzo delle carte anche per acquisti di bassa entità, come per esempio il caffè al bar.

Come funziona il meccanismo

Il meccanismo del cashback, studiato dal governo per incentivare i pagamenti elettronici e tracciabili, prevede il rimborso del 10% delle spese effettuate con carta di credito o di debito, per un massimo di 300 euro all’anno. Ma  per averne diritto è necessario aver effettuato un numero minimo di operazioni. La ratio è chiara: il governo vuole evitare che con una o poche operazioni più elevate si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate. Per questo il governo ha spiegato più volte che «contano anche i caffè» pagati al bar con moneta elettronica. L’obiettivo è il contrasto al contante e la diminuzione drastica dell’evasione fiscale, spingendo quanto più possibile gli italiani a utilizzare carte di credito e bancomat anche per le piccole transazioni

Le operazioni necessarie

Saranno infatti necessarie almeno 50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso. Ma attenzione: i 300 euro di rimborsi non varranno per gli acquisti effettuati online. Dagli acquisti nei negozi tradizionali, però, non sono escluse categorie merceologiche e quindi si può comprare di tutto, dalla tv a un caffè. Purché si perfezioni l’acquisto con moneta elettronica, ovvero carta di credito bancomat o app. Oltre al limite di valore fissato in almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui) si introduce quindi anche un limite minimo di transazioni da effettuare (100 l’anno) in formato cashless.

Si partecipa attraverso l’App

La partecipazione al rimborso sarà, infatti, su base volontaria e passerà attraverso l’app «Io», che gli italiani hanno imparato a conoscere meglio grazie al bonus vacanze. In particolare, dopo l’accesso bisognerà associare al proprio codice fiscale una o più carte di debito o debito e indicare l’Iban su cui si vuole ricevere il rimborso. Va sottolineato che tutte le carte concorreranno insieme al raggiungimento della soglia minima – individuata a regime delle 50 operazioni a semestre per ottenere una restituzione fino a 150 euro (10% su una spesa massima di 1.500 euro).

Il supercashback

A questo poi si aggiungerà anche un supercashback che premierà i primi 100mila acquirenti che hanno effettuato più operazioni pagate con carte o bancomat. l rimborso del 10% della spesa, si potrebbe poi aggiungere una sorta di «super cashback», un premio cioè (si parla di 3 mila euro) da riconoscere ai primi 100 mila cittadini che useranno maggiormente la moneta elettronica. Non servirà essere degli spendaccioni armati di carte di credito per sperare di agguantare il premo. A contare, infatti, saranno il numero di operazioni eseguite con carte e bancomat, non la cifra finale spesa. Insomma, 5 caffè al bar conteranno come 5 telefonini comprati o 5 orologi. Almeno per le chance di essere tra i 100mila fortunati. Anche in questo caso non è ancora chiaro come verrà pagato il premio. Tra le ipotesi, quella dell’accredito diretto in conto corrente.