
Le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio su dati Infocamere, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel secondo trimestre del 2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) riporta 240 iscrizioni al Registro imprese e 174 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), pertanto con un saldo positivo di +66 unità (il margine nel secondo trimestre del 2019 fu pari a +83 imprese). In termini relativi, il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane registrate è pari al +0,31%, migliore del dato regionale (+0,27%) e inferiore al corrispettivo nazionale (+0,50%).
Al 30 giugno 2020 le imprese artigiane attive sono 21.312, in diminuzione dell’1,2% rispetto al medesimo periodo del 2019; il dato è complessivamente allineato con la flessione regionale (-1,1%) ma peggiore della dinamica nazionale (-0,6%). Le imprese artigiane attive sono circa un terzo (il 30,2%) del totale delle imprese attive totali, a fronte del 31,3% dell’Emilia-Romagna e al 25,0% dell’Italia.
Con riferimento ai settori di attività, le imprese artigiane del settore Costruzioni rappresentano il 39,3% del totale delle imprese artigiane attive, sostanzialmente stabili (-0,1%); il 20,5% operano in quello Manifatturiero (-2,9%), il 13,0% nelle “Altre attività di servizi” (-0,9%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana (l’84,4% delle imprese del settore è artigiana).
In flessione (-4,4%), inoltre, il comparto del Trasporto e magazzinaggio (pari al 7,9% delle imprese artigiane) e le imprese nelle attività di Alloggio e ristorazione (-1,5% la dinamica, 5,1% l’incidenza sul totale artigianato). Sostanzialmente stabili, infine, le imprese artigiane del Commercio (-0,2% la dinamica, 5,4% l’incidenza).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,5%), sono in flessione dell’1,0%. Le società di capitale sono in aumento del 4,5% e costituiscono il 7,2% delle imprese artigiane del territorio.
“Esaminati i numeri dell’anagrafe delle imprese artigiane, numeri che testimoniano una sostanziale capacità di tenuta, mi complimento, ancora una volta, con i nostri imprenditori artigiani e le loro Associazioni, perché dimostrano quotidianamente di saper affrontare, tanto le enormi difficoltà generate dal Covid-19, quanto gli effetti di una congiuntura declinante – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Ovviamente anche questi dati andranno monitorati con grande attenzione nel corso dei prossimi mesi, che permetteranno una valutazione precisa degli effetti del lockdown e della ripartenza. Il compito delle Istituzioni, ora più che mai, è quello di agevolare la ripartenza e lo sviluppo. In particolare, di questo settore che, per diffusione e rilevanza, è di grande peso anche sul nostro territorio. La Camera di commercio è fortemente impegnata in una serie di iniziative che, da un lato, sono mirate a sviluppare conoscenze e competenze, dall’altro, sono direttamente collegate alle provvidenze che, a livello centrale e a livello territoriale, vengono messe in campo per sostenere l’accesso al credito e gli investimenti, in termini di trasformazione digitale, sviluppo dell’internazionalizzazione e innovazione di prodotto e di processo”.
Sistema imprenditoriale: focus provincia di Forlì-Cesena
In provincia di Forlì-Cesena l’artigianato appare rilevante, diffuso e centrale nella struttura economica del territorio: al 30 giugno 2020, infatti, il 32,4% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 31,3% dell’Emilia-Romagna e al 25,0% dell’Italia. Alla data in esame sono presenti 11.810 imprese artigiane attive, in calo dell’1,4% rispetto al medesimo periodo del 2019 (-1,1% in Emilia-Romagna, -0,6% a livello nazionale).
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 38,5% del totale artigianato e risultano stabili rispetto ai 12 mesi precedenti; il 21,4% operano in quello Manifatturiero (-3,2% la dinamica), il 13,1% nelle “Altre attività di servizi” (-1,1%), l’8,4% nel trasporto e magazzinaggio (-4,5%). Il settore delle “Altre attività di servizi” comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l’elevata intensità artigiana (l’86,1% delle imprese del settore è artigiana).
A livello sub provinciale e di aggregazioni territoriali non si evidenziano difformità significative nella dinamica delle imprese artigiane.
Il comprensorio di Cesena (che costituisce il 55,1% delle imprese artigiane totali della provincia) risulta in flessione (-1,6% rispetto al 30 giugno 2019); allo stesso modo la pianura cesenate (-1,5%), il comprensorio forlivese (-1,1%) e l’area del Basso Rubicone (-1,0%), territorio quest’ultimo caratterizzato da una elevata intensità di imprese artigiane.
A livello comunale si segnala quello di Cesena (che costituisce il 22,2% dell’artigianato provinciale), -1,4% la dinamica tendenziale e il Comune di Forlì (che comprende il 28,2% dell’artigianato provinciale), -0,7% la variazione delle imprese artigiane su base annua.
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,1%), sono in flessione dell’1,1%. Le società di capitale sono in aumento del 4,5%, con una dinamica sovrapponibile a quella degli agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) e costituiscono il 7,1% delle imprese artigiane provinciali.