Oltre al welfare di primo soccorso è necessario svilupparne uno generativo e diffuso
La povertà a Forlì si consolida. E’ quanto emerge dal report “Povertà e Risorse 2017” presentato dalla Caritas di Forlì-Bertinoro al campus universitario, con gli interventi della sociologa dell’università di Bologna Stella Volturo, dell’assessore comunale al Welfare Raoul Mosconi, della consigliera della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Angelica Sansavini e del nuovo vescovo della diocesi monsignor Livio Corazza.
E’ emerso un quadro della povertà in via di consolidamento: accanto al disagio di coloro che in modo persistente (o nei casi più gravi, cronico) sperimentano difficoltà legate alla mancanza di reddito e/o di lavoro, vanno sommandosi le situazioni più estreme vissute da chi, costretto a fuggire dal proprio Paese a causa di guerre/conflitti o povertà estrema attraverso viaggi spesso fatti in condizioni disperate, arriva nel nostro territorio in cerca di protezione.
NECESSARIO UN WELFARE GENERATIVO E DIFFUSO
Emerge inoltre con chiarezza come, la risposta a queste differenti e plurime situazioni di disagio esiga, da un lato, persistenti erogazioni di servizi di “primo soccorso” assistenziale (mense, dormitori, docce, distribuzione indumenti, visite mediche,…) per fronteggiare le emergenze e i nuovi arrivi; dall’altro, appare evidente come, le risposte al disagio, spesso intermittente, e alle situazioni di diffusa fragilità chiedano al sistema degli aiuti di essere ripensato in profondità, andando sempre più verso la costruzione di un welfare generativo e diffuso, basato su risposte condivise e comunità accoglienti.
CHI HA COLLABORATO ALLA STESURA DEL RAPPORTO
Per la stesura del Rapporto è proseguita anche quest’anno la collaborazione con diversi uffici diocesani (Pastorale Sociale e Del Lavoro, Pastorale Della Famiglia, Pastorale Giovanile, Servizio Migrantes, Uff. Missionario e Past. Penitenziaria). Oltre agli articoli di approfondimento e alle analisi degli esperti (anche sotto forma di intervista – “Facciamo il punto con…”), ampio spazio nel Rapporto trovano i racconti delle storie di vita (“La storia”) di alcuni utenti dei servizi Caritas e la descrizione approfondita di alcuni servizi e progetti della rete Caritas e delle organizzazioni della consulta OSA che hanno risposto al questionario. Come ogni anno, infatti, i dati sulle povertà e sulle risorse oggetto della presente rilevazione sono stati forniti dai Centri di Ascolto Caritas e da alcune Associazioni e Cooperative appartenenti alla Consulta degli Organismi Socio-assistenziali, fra quelle che esplicano la loro attività nei settori delle accoglienze, animazione , erogazione di beni di prima e inserimenti lavorativi.
Anche quest’anno, la lettura delle povertà e delle risorse del nostro contesto diocesano nella lotta all’esclusione è stata effettuata in modo condiviso, sia mettendo a confronto i dati raccolti dal sistema Caritas con quelli di altre banche-dati locali (quai lo Sportello Sociale del Comune di Forlì, il Centro Servizi per l’Integrazione, l’Ufficio Studi della Camera di Commercio e il dato sugli sfratti del Tribunale di Forlì), sia realizzando 7 focus-group per l’analisi dei dati e l’individuazione di prospettive per il futuro.