Prima una fase transitoria e dal 2019 si pagherà per il rifiuto realmente prodotto
Il suo nome è Alea ed è la nuova società incaricata alla raccolta di rifiuti a Forlì e nei tredici comuni del territorio che hanno deciso di staccarsi da Hera. Chi, di fatto, dovrà avviare tutta la procedura è il nuovo amministratore unico della società, Paolo Contò. Il tutto a partire dal 2018 per quanto riguarda il nuovo regime e a partire dal 2019 per quanto riguarda la tariffa puntuale, cioè il pagamento del rifiuto indifferenziato realmente prodotto dal singolo utente.
Contò, direttore della società in house dei Comuni della provincia di Treviso, spiega come dopo la fase transitoria e a partire dal 2019 si pagherà per il rifiuto effettivamente prodotto, ciò darà un forte incentivo a differenziare il più possibile e, nel contempo, a produrre meno differenziato possibile, con l’obiettivo d portare subito la raccolta differenziata al 74%, riducendo i chili per abitante da 700 a 500.
Con Hera continuerà la collaborazione, su altri fronti.
Sulla sfida posta dalla nuova cosità, così si è espresso il deputato forlivese Bruno Molea, vice capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori: «Ambire a una riduzione così drastica di raccolta differenziata in poco tempo è scelta coraggiosa alla quale il comprensorio forlivese è arrivato dopo anni di dibattiti, a volte anche aspri. La rivoluzione che sta per presentarsi sarà totale, dalla scomparsa dei cassonetti alla raccolta porta a porta spinta, ma non c’è altra via se si vuole arrivare allo spegnimento di uno dei due inceneritori cittadini, come auspicato non solo dal governo locale del territorio ma anche da quello regionale. Certo perché si arrivi al vero spegnimento è necessario che lo sforzo oggi avviato sia corale e non si fermi al comprensorio forlivese: anche in questo starà la difficoltà della scelta fatta oggi con la presentazione della società in house. Cambiare si può, pur con mille incognite».