Fonte: Ufficio Stampa Accademia Perduta/Romagna Teatri

Organizzato da Accademia Perduta/Romagna Teatri e ATER Fondazione. La prima giornata del festival presenterà 4 spettacoli nei diversi spazi teatrali di Forlì

Parte martedì 26 settembre Colpi di Scena – Sguardo nel Contemporaneo, festival organizzato da Accademia Perduta/Romagna Teatri e ATER Fondazione. La prima giornata del festival presenterà 4 spettacoli nei diversi spazi teatrali di Forlì.

Si parte alle ore 15, al Teatro San Luigi, con Teodoro Bonci Del Bene che presenta Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia, una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri. Bonci Del Bene parte da un elenco di artisti russi che non possono tornare a casa, e arriva al racconto dei 5 anni che ha vissuto in Russia, documentandolo con delle immagini che ha scattato a Mosca. Ma il vero protagonista di questa storia è il Giovane Artista. Viene da un paese di provincia poverissimo dove in inverno fanno meno 40 gradi, dove non c’è lavoro e non c’è lo stato. Il giovane artista è riuscito a diventare un comico di successo. Si esprime come un teppista, denuncia le condizioni dei villaggi come quello in cui è nato, e prende in giro il presidente e il suo entourage. Il giovane artista sa che potrebbe essere colpito molto duramente dalle forze che reprimono la libertà di espressione, e rischia la vita ogni volta che sale sul palco…

Alle ore 16.45, all’Ex ATR, è di scena Odradek, nuovo spettacolo della compagnia Menoventi, interpretato da Consuelo Battiston e Francesco Pennacchia, per la regia di Gianni Farina. Una fiaba contemporanea ispirata dai moniti di Gunther Anders e dai capricci di Franz Kafka. A casa di M, una donna ordinaria rintanata nella comfort zone domestica, ogni desiderio viene esaudito ancora prima d’essere concepito. Nel paese della cuccagna, la spirale del conformismo ha eliminato ogni ghiribizzo, dunque le previsioni di marketing risultano infallibili. Ignaro messaggero di questo mondo incantato è Q, corriere espresso dell’azienda più importante del settore consegne, l’onnipresente Odradek. Un guasto al sistema elettrico consentirà a questi eremiti di massa di scorgere un riflesso dell’invisibile trama del mondo, innescando uno scontro tra ambiente e ambizione, una lotta tra illusione e immaginazione.

Il programma si sposta poi al Teatro Testori dove, alle 18.30, il Centro di Produzione Elsinor presenta Frankenstein, uno spettacolo della compagnia Sblocco5 con la regia di Ivonne Capece.
Uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, scritto da una ragazza di soli 18 anni, in versione totally pink: 3 interpreti donne. Un Frankenstein che racconta un’epoca in cui essere donne e artiste poteva essere un serio problema; in cui ci si poteva sentire “mostruose” se si partorivano libri invece che figli, se si conviveva con un uomo invece di sposarlo; in cui una Creatrice aveva paura di essere tale e teme la genialità della sua Creatura, costretta a giustificare la grandezza delle sue ambizioni: un capolavoro mondiale che ha creato il più forte mito dell’età contemporanea. ​Un viaggio onirico nel romanzo e insieme nell’emotività della sua autrice, che confonde Mary col dottor Frankenstein, la Creatura con l’Opera e i personaggi con i ricordi. E insieme un’immersione tecnologica, sonora e visiva, tra cuffie wireless, ambientazioni virtuali, attori reali e avatar olografici. 

I lavori della prima giornata del festival termineranno al Teatro Diego Fabbri dove, alle 20.30, andrà in scena, in versione New Edit, The Global City. A Journey Beyond Borders degli Instabili Vaganti. The Global City è uno spettacolo metamorfico, in cui le microstorie raccolte dall’autore nelle maggiori metropoli del pianeta, si ricompongono artisticamente in scena, disegnando una città della memoria, distopica e virtuale. In questo viaggio planetario oltre i confini, il protagonista, un Marco Polo contemporaneo, compie una serie di trasformazioni, incarnando diversi personaggi e parlando differenti lingue, per raccontare situazioni reali e surreali vissute dalla compagnia nel suo irrequieto errare. Emergono tematiche globali di forte attualità: dalla crisi coreana ai contrasti di classe nel sub-continente indiano, dalle sparizioni forzate in Messico al problema dell’attraversamento delle frontiere che ancora oggi separano molti paesi.

Gli spettacoli sono aperti gratuitamente al pubblico (salvo disponibilità). È necessaria la prenotazione telefonica al numero 0543 26355.