Ufficio stampa Accademia Perduta/Romagna Teatri

Sabato 21 gennaio alle ore 21 per una serata già “sold out”

Dopo il grandissimo successo di “DODICI NOTE SOLO”, CLAUDIO BAGLIONI torna a esibirsi dal vivo nei maggiori teatri lirici e di tradizione d’Italia. “DODICI NOTE SOLO BIS” è il nome del tour che giunge al Teatro Diego Fabbri di Forlì sabato 21 gennaio alle ore 21 per una serata già “sold out” e che vedrà nuovamente Baglioni – voce, pianoforte e altri strumenti – proporre le composizioni più preziose del suo repertorio, nel concerto più appassionante della straordinaria carriera di un artista sinonimo di grande musica e poesia, vincitore del PREMIO TENCO 2022.

Il Premio Tenco è il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. “Di raffinata scrittura musicale – si legge nelle motivazioni per l’assegnazione del Premio – Claudio Baglioni, sin dalla fine degli anni Sessanta ricerca attraverso la canzone quell’attimo di eterno che tramite l’arte sappia descrivere la vita, per “battere il tempo a tempo di musica”. Ha cantato le storie minime che sono di tutti e i grandi temi dell’uomo, quando con la sua Trilogia dei colori ha cercato risposte a domande universali. Suo il disco italiano più venduto di sempre (“La vita è adesso”), sua la canzone del secolo (“Questo piccolo grande amore”), e una ricerca continua nei live, fino all’evento totale al Teatro dell’Opera di Roma. Suo il ponte umano costruito con O’Scia’, a Lampedusa, lì dove serve essere presenti, dove la musica si fa canto, fiato, afflato, reale mano tesa verso l’altro.

«Ho percorso 25.000 km in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana – ha dichiarato Claudio Baglioni a maggio, al termine del tour “DODICI NOTE SOLO” – Senza mai provare un istante di noia o stanchezza. Senza mai cadere nella trappola della ripetitività. Teatri bellissimi e spettatori attenti ed entusiasti sono stati lo spettacolo per i miei occhi e le orecchie. Io ci ho messo la voce, le mani, il cuore. Gli altri le emozioni, le grida e gli applausi. Così che ogni concerto fosse speciale e si potesse ricordare. Sono alla fine di una lunga e fantastica avventura umana e professionale. Ma non termina qui. Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis.