Danza, gioco, intimismo e cuore le parole d’ordine della serata

Ancora un appuntamento con la danza contemporanea nel piccolo-grande Teatro di Gambettola. Si conclude sabato 16 dicembre ore 21 al comunale la mini rassegna realizzata in collaborazione con Ater e il network  Anticorpi XL  che vede sul palco giovani ma già importanti danzatori che proporranno al pubblico le loro coreografie.

La formula della serata è quella della vetrina, tre compagnie per quattro danzatori: CHENAPAN di e con Francesco Colaleo e Maxime Freixas, NON RICORDO di e con Simone Zambelli e UN MINIMO DISTACCO di e con Caterina Basso. Sarà un privilegio godere delle performance di danza potendo sedere in una delle novantanove poltrone del Teatro Comunale di Gambettola.

Queste in dettaglio le coreografie proposte:

CHENAPAN di e con Francesco Colaleo e Maxime Freixas: Chenapan è un termine francese che vuol dire “monello”. Lo spettacolo desidera mettere in scena i giochi di una volta, generando nel pubblico un forte processo di riconoscimento. Si tratta di un inventario sui possibili modi di esistere al mondo sull’altro. Il pubblico assiste a una gara all’ultimo salto tra due monelli che si sfidano a colpi d’ingegno.  Nutrito da un forte sentimento di nostalgia, lo scopo primario di Chenapan è distrarre per divertirsi, senza superficialità, ma con attenta leggerezza. Gli atti creativi si esprimono semplici, così come sono, in quadri vivaci d’intenzioni: nessun supporto tecnologico, ma soltanto i corpi e le loro curiosità irrefrenabili. In quest’universo dalle spontanee visioni, esiste la corda e il suo tentativo eterno di creare portali magici, ovali nello spazio.

Non ricordo di e con Simone Zambelli: Richiamare in cuore, riportare al cuore, vera sede della conoscenza profonda per gli antichi. Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo tornare in cuore, rivive – non sogno fatuo o fantasticheria, ma sentimento concreto, esperienza diretta.

Un minimo distacco di e con Caterina Basso: Capita di essere in due posti nello stesso momento, di essere allo stesso tempo presenti e assenti, dentro e fuori. In bilico tra un altrove interiore, fugace e fragile, e il peso vitale della terra. Un po’ di distacco ci permette di guardare i nostri movimenti da fuori, di togliere peso, di attenuare il presente che per sua natura si trasforma continuamente in passato.  Allo stesso tempo, il distacco separa, crea distanza, dolore. Se il dolore della perdita di parti di noi non passasse, non si trasformasse in liberazione sarebbe insopportabile, dissolverebbe il nostro corpo in quiete totale. Il presente a cui cerchiamo di aderire è fugace quanto l’altrove in cui custodiamo i nostri più lontani pensieri?

Nell’ottica di divulgare e fare rete la direzione del teatro ha attivato un biglietto ridotto per tutte le scuole di danza del territorio

Prenotazioni e biglietteria: prenotare telefonicamente al 392 6664211, via mail a info@teatrodeldrago.it – oppure  direttamente in Teatro,  a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni evento. Intero € 10,00 – Ridotto (over 65 e under 18) € 8,00 – ridotto scuole di danza € 5,00