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Istituite chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con le nuove misure per contrastare la diffusione della seconda ondata di Covid-19.

Il nuovo Dpcm istituisce, fra l’altro, chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene ogni Regione o Provincia Autonoma. L’Italia sarà dunque per il prossimo mese divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (rischio intermedio) e verdi (zone più sicure) che avranno regole e divieti diversi. La collocazione delle regioni nelle varie fasce sarà decisa dal ministro della Salute, sentiti i governatori, sulla base di 21 parametri. Le misure territoriali avranno la durata minima di due settimana.

Le nuove misure a livello nazionale

Limitazioni alla circolazionedalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Per quanto riguarda il resto delle giornata è “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza, per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni).

Chiusi i centri commerciali ne giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole, generi alimentari e tabacchi).

Sospensione di musei e mostre

Chiusi i corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie.

Stop ai concorsi pubblici e privati, tranne per il personale della sanità.

Sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale il coefficiente di riempimento massimo sarà del 50%.

Smart working incrementato il più possibile, sia nella pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.

I sindaci avranno la possibilità di chiudere aree cittadine più soggette ad assembramenti.

Lo scenario di rischio nelle Regioni

A livello regionale saranno distinti diversi livelli, dal meno grave al più grave.

Per le Regioni con un livello intermedio (“Livello 3”), “zone arancioni”:

  • Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalla Regione, tranne che ragioni di lavoro, necessità e salute.
  • Vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
  • Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie); resta consentita solo la consegna a domicilio.

Per le Regioni con un livello grave (“Livello 4”), “zone rosse”:

  • Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza).
  • Chiusura dei negozi di vendita al dettaglio, tranne alimentari, farmacie ed edicole. Chiusi anche i mercati di generi non alimentari.
  • Chiusura di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto.
  • Attività motoria (passeggiate) consentita in prossimità della propria abitazione, a distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina. L’attività sportiva consentita esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
  • Attività scolastica in presenza per la scuola dell’infanzia, la scuola elementare e il primo anno della scuola secondaria inferiore.