“Finiti i tempi in cui poteva solo criticare, adesso Mezzacapo pedali”
Botta e risposta tra il vice sindaco Daniele Mezzocapo, con delega allo Sport e l’assessora allo Sport della passata legislatura Sara Samorì. Questa volta tocca alla Samor, ora consigliera comunale Pd, rispondere e lo fa in una nota pervenuta alla redazione. “In relazione alle ultime dichiarazioni del vicesindaco Mezzacapo, mi trovo obbligata a replicare per diversi motivi, due in particolare. Innanzitutto, mi si permetta una battuta, ma per quanto l’immagine di una “vampira” possa risultare accattivante, parimenti saltano all’occhio le dichiarazioni scomposte e sul personale di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni – il Comune in questo caso – e rispondere nei toni adeguati al ruolo.
Nel merito. Mezzacapo sostiene che direi “falsità” e “inganni” attaccando gli uffici comunali. Per prima cosa, sorrido all’accusa di un “tornaconto” se non quello di tutelare i mondi e difendere la capacità e la disponibilità dei dipendenti e degli uffici comunali che conosco molto bene e con cui ho lavorato proficuamente e con efficacia in tutti questi anni, riconoscendone il grande merito nello svolgimento delle loro funzioni anche con l’evoluzione delle norme che chiedono per le manifestazioni sportive un sempre più adeguato sistema di sicurezza per tutti e che ho riconosciuto pubblicamente in più occasioni.
Quello che ho detto è che per la prima volta dopo 43 anni non si terrà una delle manifestazioni cicloturistiche più importanti della Romagna che porta peraltro il nome, quello dell’Avis, di una delle associazioni benemerite storiche di cui i forlivesi vanno giustamente orgogliose. E questa è una sconfitta per la Città, come ho già detto. La responsabilità di questo è sempre di chi si è candidato e oggi guida la nostra amministrazione comunale (in questo senso, si parla di “Comune”).
La seconda cosa è che un amministratore pubblico, un assessore, in questo caso con una delega così importante per la partecipazione dei cittadini, la crescita dei ragazzi e l’immagine della città come quella dello sport, non dovrebbe mai permettersi di entrare in contrapposizione con le società e le associazioni che fanno parte del mondo di cui è responsabile. Con i mondi sportivi si dialoga, si è presenti, ci si spiega, si preparano insieme gli eventi sportivi, si studiano i percorsi tecnici e burocratici e si risolvono i problemi senza scaricare sugli organizzatori le eventuali “inadempienze”.
Al vicesindaco voglio dire che sono finiti i tempi in cui poteva solo criticare e spostare sugli altri le responsabilità, quando si è amministratori si ha l’obiettivo di vedere in maniera allargata le questioni sul tappeto e sapere prevenire anche i problemi facendo dialogare gli uffici, società e associazioni sportive perchè il non fare lo sport è la peggiore sconfitta per la nostra comunità sportiva e non solo. Io lo sport lo pratico in tutti i sensi da anni e da sportivi si è abituati a ragionare e replicare in certi modi. Quindi, vista anche la manifestazione saltata, il vicesindaco, che ha voluto la bicicletta, adesso pedali.”