In risposta al tavolo dei pensatori ideato da Calderoni

Forlì, 7 giugno. “Mah. Non so come sia stato possibile sopravvivere fino ad oggi senza i magnifici sette di Calderoni. Per fortuna che c’è ancora tempo e che ai forlivesi ci ha pensato il candidato sindaco del PD con la costituzione di un organo collegiale, incentrato sulla disquisizione dei massimi sistemi e sull’origine del mondo. Stavamo aspettando proprio loro per voltare pagina. Per non parlare della mezza Giunta, con gente che ha mille incarichi, che gravita in mille brodetti e che dovrebbe rappresentare la discontinuità, il cambiamento. Assessori che nemmeno Calderoni conosce (Elena?? Elisa?? Non lo sa nemmeno lui. Insegnante di cosa? Dove? Bho, vedremo). Ci volevano sette professoroni e una giunta che non rappresenta nemmeno il Sindaco per questa città. Sarebbe questa la ricetta di Calderoni e del Pd? Schierare un ventaglio di intellettuali da trincerare nei palazzi del potere per parlare del sesso degli angeli e delle mezze stagioni? Consiglio a questa gente un bagno di umiltà. Forlì non ha bisogno di tavole rotonde. Forlì ha bisogno di un Sindaco che ascolti le persone e che agisca nel loro interesse. Senza intermediari o accademici. Perché i nostri saggi sono i forlivesi. Tutti, nessuno escluso.” Lo dice in una nota Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Romagna, commentando le anticipazioni del candidato Sindaco del Pd, Giorgio Calderoni.