Si è parlato di dignità dell’agricoltura, burocrazia comunale,revisione Imu e Tari per aziende virtuose, Alea
Si è svolto nel tardo pomeriggio di martedì 21 maggio, nella sede Cia-Agricoltori Italiani Romagna di Forlì un confronto con il candidato a sindaco del Comune di Forlì, Gian Luca Zattini (appoggiato da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia-An, Forlì Cambia-Zattini Sindaco e Popolo della Famiglia) e con il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli.
All’incontro hanno partecipato in rappresentanza di Cia Romagna Mirko Tacconi, responsabile rapporto con i soci e supporto alla rappresentanza Cia zona di Forlì; la presidente del Consiglio territoriale di Forlì, Elisa Maraldi, diversipensionati dell’Anp-Cia di Forlì e molti imprenditori agricoli associati a Cia -Agricoltori Italiani Romagna. Cia - Agricoltori Italiani Romagna sul territorio comunale di Forlì rappresenta circa 300 aziende agricole, che svolgono un ruolo anche pubblico: col loro lavoro quotidiano operano per la salvaguardia e la tutela del territorio e dell’ambiente. Per questo motivo Cia Romagna ha chiesto anche al candidato sindaco Zattini un maggiore rapporto di collaborazione tra pubblico e privato, riconoscendo l’impresa agricola come operatore del territorio. Tra le tante questioni affrontate, agricoltori e dirigenti di Cia Romagna hanno messo in evidenza: la necessaria riduzione della burocrazia comunale; la possibilità di una riduzione delle tasse come Imu e Tari, eventualmente con l’inserimento di un meccanismo premiante le aziende con comportamenti virtuosi. È stata inoltre focalizzata l’attenzione sulleproblematiche con la nuova società di raccolta dei rifiuti Alea per lo smaltimento dei rifiuti agricoli da parte delle aziende.
Cia Romagna ha poi sottolineato l’importanza dell’educazione alimentare nelle scuole, il sostegno ai mercati agricoli locali, ai circuiti turistici come il turismo rurale, attraverso anche la possibile riapertura dell’aeroporto di Forlì. La discussione ha affrontato anche le problematiche degli ultimi giorni, dovute ai fenomeni alluvionali e all’esondazione del Montone che ha colpito la frazione di Villafranca, causando danni anche a molte aziende agricole del territorio. Al candidato sindaco Gian Luca Zattini è stato consegnato il documento politico redatto da Cia Romagna in occasione delle elezioni amministrative 2019.
Di seguito, un estratto del documento politico di Cia Romagna redatto in occasione delle elezioni amministrative 2019 e rivolto ai candidati a sindaco
“La CIA è un’associazione autonoma, democratica ed indipendente che afferma la centralità dell’impresa agricola singola ed associata, promuove la crescita culturale, morale, civile ed economica degli agricoltori e di tutti coloro che operano nel mondo rurale”. Così stabilisce il primo comma dell’art. 2 dello Statuto di Cia-Agricoltori italiani Romagna. È dunque un dovere della Cia adoperarsi a tutti i livelli perché i propri associati e tutto il mondo agricolo e rurale del territorio della Romagna partecipino alla consultazione elettorale, esercitando con senso di responsabilità e con piena consapevolezza il loro diritto di voto. A questo scopo vogliamo misurarci sui contenuti che stanno dietro i proclami e gli impegni elettorali e consentire alle persone che rappresentiamo di giudicare e di scegliere tra i programmi, le liste e le persone, con una maggiore conoscenza della posta in gioco e, in definitiva, con più libertà. A tutti i candidati la Cia Romagna chiede di impegnarsi a sostenere la piena dignità dell’agricoltura e del mondo rurale nell’agenda politica delle istituzioni di competenza. Questa piena dignità comporta, innanzitutto, il riconoscimento dei primari valori culturali e civili che ne derivano. Ma la piena dignità porta con sé una forte e convinta valorizzazione del ruolo economico e produttivo del settore primario.
Malgrado da tempo le nuove attese di un consumatore più preparato e consapevole abbiano portato in primo piano le problematiche della sicurezza lungo tutta la catena alimentare dal campo alla tavola, permane ancora nella considerazione media delle Istituzioni una certa sottovalutazione del valore economico rappresentato dalla fase primaria di produzione dei beni alimentari. Parte dal riconoscimento di questa piena dignità l’affermazione di quel patto tra agricoltura e società che la Cia ritiene prioritario per l’interesse strategico del Paese. Un’agricoltura ordinata e sviluppata, orientata alla qualità e alla sostenibilità ambientale ed in grado di assicurare reddito e prospettive a chi vi opera, è vitale per un Paese che vuole investire sul suo futuro. Un’agricoltura che include e aiuta l’integrazione di una immigrazione necessaria, dando lavoro e sostegno, contrastando le forme di sfruttamento del lavoro e del caporalato.
Sono questi i punti di forza su cui occorre investire anche per il futuro, e le autonomie locali possono assolvere funzioni importanti di promozione locale delle imprese agricole.