
“Costretti a questo sistema dai costi esorbitanti. Fiero di non aver votato il progetto per il nuovo processo di smaltimento”
“Paolo Contò, il direttore di Alea, su di me ha appena scritto delle falsità sostenendo che l’avrei attaccato personalmente. Non ho mai attaccato la persona di Contò, che reputo persona intelligente e abile a gestire i suoi interessi, ma ho attaccato duramente la società Alea ambiente che dirige e che sta per lasciare”. E’ quanto afferma Daniele Mezzacapo, consigliere leghista, al quale il direttore di Alea si è rivolto.
“Non è colpa certamente del sottoscritto – affermaMezzocapo – se le aziende a mesi dall’ingresso nel mercato di Alea non hanno ancora i contenitori per i rifiuti e sono costrette a richiedere il servizio ad altri soggetti. Ma ciò che preoccupa le aziende sono i costi del servizio che per le stesse si sono moltiplicati rispetto a prima. Se Contò percepisce queste mie riflessioni come offese personali, tenta esclusivamente di fare de vittimismo gratuito. Daniele Mezzacapo, candidato della Lega alla carica di vicesindaco per il Centrodestra nel Comune di Forlì, non ci sta alla sparata dell’attuale direttore generale di Alea Ambiente e afferma di non avere mai tirato in ballo la sua persona per questioni personali. ”Probabilmente Contò per dire certe cose ha scritto il suo comunicato sotto dettatura di qualche esponente politico di sinistra. A pochi giorni dal voto e dalla dipartita dello stesso Contò che lascia Forlì, il fallimento della società da lui gestita è sotto gli occhi di tutti, la disorganizzazione e l’arroganza sono imperanti. Almeno non ci vengano a prendere in giro. Ci hanno costretto a questo sistema che ha dei costi esorbitanti e ce ne accorgeremo ben presto con le nuove bollette. Se altre città hanno guardato al modello Contarina non mi risulta l’abbiano ancora scelta e molto probabilmente non la sceglieranno mai. L’inceneritore poi brucia giorno e notte quando invece dovevano spegnerlo come promesso falsamente dal partito che ha voluto questa società”. L’accusa che mi viene fatta a pochi giorni dal voto ha un’unica chiave di lettura: la paura che se noi del Centrodestra vinciamo le elezione a Forlì questo modello sarà cambiato. Contò - conclude il leghista – mi accusa di non aver sostenuto politicamente il progetto per il nuovo processo di smaltimento. Gli rispondo dicendo che sono fiero di non averlo votato”.