I malviventi erano appostati dalla notte, sono fuggiti senza il malloppo
Una rapina all’ufficio postale di Civitella si è verificata nella prima mattinata di venerdì. Un gruppo di malvivneti, secondo una prima ricostruzione e secondo quanto riportato dalla stampa locale, ha bloccato le impiegate al loro arrivo chiudendole nel bagno. Pare che il commando sia entrato nel locale già nella notte tra giovedì e venerdì, passando dai locali della Telecom, sfondado il soffitto e appostandosi in una piccola stanza delle Poste. Al momento della rapina verà e propria, però, qualcosa deve essere andato storto e il gruppo si è allontanato. E’ stato quindi dato l’allarme, verso le 8.30, e il posto è stato raggiunto dai militari delle Forze dell’ordine, mentre un elicottero dell’Arma si è alzato in volo per sorvolare la Valle del Bidente. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza.
Sul profilo Facebook del sindaco di Civitella Milandri si legge: “Questa mattina è accaduto un fatto molto grave per la nostra comunità: una tentata rapina all’ufficio postale di Civitella ha infranto quell’equilibrio di armonia e di tranquillità che i nostri paesi si erano costruiti nel tempo. Il primo pensiero va alle due dipendenti Jessica e Marinella che sono state oggetto di sequestro da parte dei malviventi e che fortunatamente, a parte il grande spavento, non hanno riportato gravi conseguenze. Un ringraziamento poi va all’arma dei Carabinieri che tempestivamente è intervenuta facendo saltare i piani dei mal intenzionati e ha immediatamente iniziato le ricerche sia nel piccolo che nel grande raggio con tutti i mezzi a disposizone, dall’elicottero ai posti di blocco lungo la Bidentina. Il comune di Civitella, attraverso la propria p.m. ha messo subito a disposizone il sistema di video sorveglianza, attivo e funzionante, che speriamo possa fornire elementi preziosi per la cattura della banda. Ad ora le ricerche hanno portato ad individuare a Selbagnone l’auto usata per compiere la rapina e ci auguriamo che presto vengano anche catturati i delinquenti e venga loro inflitta la giusta pena senza alcuno sconto”.