Ugl: “Adottare severe misure di sicurezza. Chiederemo al prefetto di convocare tavolo straordinario”

Rapina in banca questa mattina alla filiale della ex CariRomagna all’Ospedaletto, in via Zampeschi 22, un vero e proprio assalto che si è realizzato poco dopo le 8. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Forlì, che indagano sull’episodio insieme ai militari del Nucleo Investigativo, hanno ricostruito che i banditi sono giunti sul luogo nel cuore della notte, hanno tagliato le inferriate delle finestre in un cortile interno dell’edificio e sono entrati restando in attesa che arrivassero i dipendenti nel cortile del vicino ristorante.

La stampa locale sottolinea come in due, armati di pistola e col volto coperto, hanno fatto irruzione non appena è stato disinserito l’allarme, mentre un complice ha atteso all’esterno e ha bloccato il titolare del ristorante e le altre persone – sette – che una dopo l’altra sono arrivate al lavoro immobilizzandoli. Altri due rapinatori, tenendo sotto tiro i tre impiegati con l’arma in pugno, hanno aspettato che la cassaforte si aprisse per mettere le mani sul bottino, circa 4.500 euro. Si sospetta, tuttavia, che il vero obiettivo fosse il contenuto della cassa continua, perché era in arrivo il portavalori per depositare due milioni di euro. I tre, infatti, si sono allontanati a piedi, salendo poi su una “Renault Modus” grigia. Immediatamente un elicottero dell’Arma ha sorvolato la città alla ricerca dei banditi, ma di loro nessuna traccia. Gli investigatori hanno acquisitp le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e hanno raccolto le testimonianze dei testimoni.

Le reazioni: il parere di Lo Giudice (Ugl)

Il segretario regionale del sindacato Ugl Sicurezza Civile dell’Emilia-Romagna e capo dell’Utl dell’Ugl di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, Filippo Lo Giudice, ha affermato: “Solo per un caso ed una serie di coincidenze, un ritardo di pochi minuti, i malviventi non hanno preso di mira il furgone portavalori che doveva raggiungere la banca in mattinata depositando almeno due milioni di euro. Ne poteva sorgere uno scontro a fuoco. Ed è arrivato il momento di adottare severe misure di sicurezza. Dunque chiederemo al prefetto di Forlì di convocare un tavolo straordinario per trattare il problema delle condizioni di lavoro delle guardie giurate e della sicurezza dei portavalori”.

“Considerati i tanti episodi di violenza a danno della categoria delle guardie giurate che si sono registrati anche in Romagna, si rende necessario mettere mano a livello nazionale al cosiddetto decreto Maroni che permette alle aziende di mandare anche soltanto una guardia giurata in pattuglia o in servizio di ronda, a differenza delle forze dell’ordine che svolgono in servizio in coppia, per garantirsi un’adeguata difesa. E dobbiamo rendere prassi l’invio di almeno tre guardie giurate nei servizi di portavalori. Una misura che riteniamo minima se si pensa che alcune aziende, per risparmiare sui costi , inviano soltanto una guardia giurata o al massimo due nel furgone per il trasporto contanti, rendendo più facile la vita alla criminalità.”

L’Ugl chiede non soltanto alla Prefettura, ma anche alle forze dell’ordine di Forlì-Cesena, di segnalare il problema al ministero dell’Interno e al Parlamento, aggiungendo: “Verificheremo le misure che verranno adottate a tutela dei lavoratori del settore, visto che sempre più spesso le guardie giurate sono   abbandonate a se stesse a favore dei guadagni delle aziende”.