Alla luce dei precedenti la pena non è stata sospesa

SAN VITTORE DI CESENA – Gli agenti lo avevano invitato ad uscire dal bagno in cui si era appartato con una ragazza, per sottoporlo ad un controllo antidroga, ma di uscire proprio non ne voleva sapere. La ricostruzione dettagliata dei fatti è stata fornita in un’aula di tribunale dove il 37enne cesenate è stato riconosciuto colpevole e condannato a sette mesi e 15 di giorni di reclusione senza alcuna sospensione della condizionale, alla luce dei precedenti a carico dell’uomo.

 

LA RICOSTRUZIONE DEI FAII

I fatti risalgono a novembre 2015 e in sede extragiudiziale gli agenti erano stati risarciti con 1000 euro a testa per i danni e le lesioni provocate dalla reazione violenta del 37enne condannato a risarcire, oggi altri 500 euro agli investigatori e a coprire tutte le spese legali del procedimento. Procediamo con ordine: gli agenti stavano effettuando un controllo antidroga in un bar di San Vittore su segnalazione di alcuni residenti che a più riprese avevano chiesto di seguire con attenzione alcuni soggetti. I due investigatori dell’anticrimine del Commissariato di Cesena, stavano quindi svolgendo il loro compito quando, hanno chiesto al cesenate di identificarsi.

 

UNA REAZIONE TROPPO VIOLENTA

La sua reazione sarebbe stata molto violenta prendendo per il collo uno dei due agenti che nel mentre stava cercando di chiamare rinforzi. Di solito dalle parole si passa ai fatti, ma secondo la ricostruzione data qui sarebbe avvenuto proprio il contrario. Prima il cesenate si sarebbe scagliato contro gli agenti, poi li avrebbe minacciati di morte, tornando a menar le mani e provocando lesioni lievi ad uno dei due e danneggiando gli occhiali dell’altro. Accecato dalla furia il 37enne non ha pensato minimamente alle conseguenze delle sue azioni e anche alla luce di un comportamento al di sopra delle righe e non trattandosi di un caso isolato, all’uomo non è stata sospesa la pena, come accade nella stragrande maggioranza dei casi relativi ad episodi simili.