Adesso comincia l’iter di certificazione dello scalo che dovrebbe aprire la strada all’entrata in funzione vera e propria

“La seduta pubblica per l’aggiudicazione dello scalo forlivese alla cordata di imprenditori locali che, nel mese di aprile, ha partecipato al bando di gestione del Ridolfi, ha avuto esito positivo. Ora seguirà l’iter di certificazione. Una buona notizia per il nostro aeroporto e per il suo rilancio”.

Questo il commento del sindaco di Forlì, Davide Drei, a seguito della decisione di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) che ha valutato positivamente la proposta della Società F. A. srl, che coinvolge importanti esponenti di realtà economiche del territorio.

“Questa mattina ho sentito personalmente Ettore Sansavini del Gruppo Villa Maria, Giuseppe Silvestrini già presidente di Unieuro e Augusto Balestra di Orienta Partners, coinvolti nel progetto di rilancio, confermando la validità delle scelte compiute fino ad oggi per garantire una nuova opportunità al Ridolfi – dichiara il sindaco –, assicurando ancora una volta la massima disponibilità e collaborazione del Comune di Forlì e delle Istituzioni”.

L’annuncio è sttato dato anche dal deputato Pd Marco Di Maio sul suo profilo Facebook.

 

Il commento di Fabrizio Ragni (FI)

“E’ una buona notizia per la nostra città. Un primo segnale positivo per i  manager e le importanti realtà aziendali del nostro territorio che hanno creduto nel progetto e presentato il piano di rilancio dell’avio struttura. Rallegrandoci per questo primo via libera, chiediamo alla politica e soprattutto agli amministratori del Pd di starne fuori e non complicare o rallentare le cose come è accaduto in passato”. E’ questo il commento di Fabrizio Ragni capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Forlì e coordinatore provinciale degli azzurri.

Ragni si riferisce all’atteggiamento ritenuto “politicamente succube” degli amministratori di sinistra  di Forlì verso quelli di Bologna e  della Sabdel Marconi e all’inerzia dimostrata nell’arco dei due anni (dal 2015 al 2017) dell’avventura di Robert  Halcombe.

“Soltanto un’amministratore inesperto come Drei poteva sorbirsi le mirabolanti promesse mai mantenute del manager americano, come il volo Forlì-Washington, gli investimenti da 25 milioni di euro per il Ridolfi, l’impiego di 30 nuovi dipendenti… Tutte balle.  A cui la giunta comunale, pur nella diversità dei ruoli, aveva  dato impressione di credere senza che si concretizzasse mai nulla. Come del resto lo stesso Marco Di Maio che oggi canta vittoria,  a proposito dell’avventura di Halcombe aveva inizialmente parlato di “progetto solido””.

“Sulle spalle della nostra collettività ancor’oggi – continua Ragni – i danni causati  dal fallimento milionario della Seaf  (12 milioni di passività, soldi pubblici, lavoratori da riassorbire) e la revoca della concessione ad Air Romagna di Halcombe. Questa volta che il progetto di gestione ha radici nell’imprenditoria locale privata, chiediamo a Drei di sostenerlo ai tavoli regionali nell’interesse del nostro territorio ricordandosi che il primo soggetto che ha sempre fomentato la “guerra dei cieli” è stato proprio Bologna,  la società di gestione dello scalo contrario all’integrazione con gli scali di Forlì e Rimini, e che poche settimane fa la giunta Regionale ha prospettato fondi per le infrastrutture a servizio del Ridolfi. Vada all’incasso, Drei, con i suoi “amici” del Pd di Bologna. E noi a Forlì facciamo squadra, questa volta, ricordandoci dell’ importanza strategica dell’aeroporto  per il nostro territorio, per l’ opportunità di lavoro a favore di  imprese e  cittadini che rappresenta e per lo sviluppo dell’indotto , nonché per il supporto all’ attività promozione turistica non soltanto forlivese  e delle   splendide città d’arte del nostro comprensorio, ma anche   per la riviera e l’entroterra cesenate e ravennate” conclude  il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Forlì.