Clandestino e recidivo bloccato in centro a Forlì

FORLI’ - Clandestino, già conosciuti alle forze dell’ordine per precedenti, violento: questo è l’identikit essenziale del 41enne originario del Marocco bloccato dalla Polizia di Stato, giovedì scorso, intorno a mezzogiorno in pieno centro a Forlì. L’uomo era in sella alla bicicletta quando la pattuglia del Poliziotto di Quartiere si è imbattuta nel soggetto che nel marzo scorso era riuscito a darsi alla macchia dopo il furto di un cellulare sotto il chiostro di San Mercuriale.

 

I FATTI

Intimatogli l’alt il 41enne ha tentato di fuggire ma senza riuscirci. Bloccato dagli agenti ha scagliato la bicicletta contro le forze dell’ordine per crearsi un diversivo, ferendo lievemente un agente, ma anche questo tenativo è andato a vuoto. La pattuglia lo ha comunque bloccato e condotto in questura con l’accusa di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. La sua situazione è ulteriormente peggiorata quando gli agenti hanno verificato il contenuto del suo borsello. All’interno si trovavano ben 5 cellulari ed un tablet di provenienza illecita. Sono stati rintracciati così i proprietari e uno di questi ha ammesso di aver ceduto il dispositivo al 41enne in cambio di una dose di cocaina.

Di male in peggio, perché le accuse precedenti si sono aggiunte quelle di ricettazione e spaccio di stupefacenti.

 

I PRECEDENTI

L’uomo, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, era da qualche tempo segnalato sul territorio perché a suo carico pendeva la richiesta di notifica di una precedente denuncia per furto, sempre spiccata dalle volanti della Questura, per un episodio di metà marzo: all’epoca, lui ed altri due stranieri erano stati denunciati alla Procura della Repubblica per il furto di un cellulare avvenuto sotto il chiostro di San Mercuriale in danno di un giovane forlivese: in quella circostanza, mentre gli altri due complici erano stati subito identificati, lui era riuscito a sfuggire al controllo dileguandosi prima del sopraggiungere della Polizia, che comunque lo aveva identificato anche grazie alle ricostruzioni investigative effettuate visionando le telecamere che sorvegliano l’area del chiostro.

L’uomo, sprovvisto di documenti e senza permesso di soggiorno, è risultato già condannato in passato per altri reati, anche dietro la copertura di ben 10 nomi fasulli.

Dagli approfondimenti è emerso inoltre che l’uomo era stato precedentemente condannato anche per furto in abitazione.

 

  • L’EPILOGO

Il PM Francesca Rago, ha richiesto la convalida dell’arresto, che è stata accolta nella mattinata di ieri, venerdì 4 maggio, con l’applicazione della custodia cautelare in carcere, disposta dal Giudice Nunzia Castellano.