
Norme più restrittive e chiusura delle attività nei pressi di aree sensibili
Una vera e propria mappatura, una cartina al tornasole per valutare la presenza di sale slot e la diffusione dei dispositivi presenti sul territorio: questo con l’obiettivo di individuare le aree destinate ad essere “liberate” perchè ritenute sensibili.
Con l’applicazione della legge 5/2013 approvata dalla Regione Emilia Romagna i Comuni si sono trovati con uno strumento in più per combattere il fenomeno dilagante del gioco d’azzardo. L’indirizzo dettato dall’Assemblea Legislativa non è caduto nel vuoto e il Comune di Forlì ha dato il via libera ad uno studio con cui si sono definite in maniera puntuale le zone che dovranno essere slot free.
Stando ai dati raccolti 31 locali sui 175 che hanno regolarmente denunciato la presenza di slot machine potranno mantenere attivi i dispositivi già in funzione. Gli altri verranno ritirati o comunque disattivati. Saranno più che dimezzate le sale vlt, che passeranno infatti da 14 a solo sei. Giro di vite anche per le sale scommesse che da 18 verranno drasticamente ridotte a quattro. Si è stimato che le slot che verranno spente saranno ben 114.
La mappatura è stata stilata incrociando i dati resi disponibili dall’Amms (l’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato) con quelli della Questura. Fatto questo sono stati “geolocalizzati” su una carta in cui spiccavano istituti scolastici, luoghi di culto, case di cura, centri sportivi e aggregativi, ospedali e luoghi di incontro. Da qui a sei mesi i titolari delle sale gioco che si trovano a 500 metri di distanza (o meno) dai luoghi sensibili saranno contattati e verrà comunicato loro l’obbligo di chiusura e/o disattivazione.
Da ultimo ma non meno importante la piccola grande rivoluzione adottata dall’amministrazione di Forlì: nessun evento, attività sportiva, culturale o di intrattenimento sarà sponsorizzato o patrocinato se tra i sostenitori compariranno soggetti riconducibili al gioco d’azzardo. Non sarà più possibile affiggere manifesti o installare insegne (luminose o meno) che promuovano slot, videolottery o altri attività connesse. Le sale destinate al gioco d’azzardo saranno “inibite”, in quanto il Comune si riserverà di non procedere alla stipula di contratti di locazione o concessione dei propri immobili a soggetti che intendano aprire nuove attività legate al gioco d’azzardo e per di più anche i locali attualmente vinconlati da contratto potrebbero essere messi in discussione, procedendo con un non rinnovo degli accordi.