
Emergenza vera o presunta, non si placano le polemiche sulla gestione e manutenzione delle principali arterie
CESENA – Nonostante sia stata riaperta, la statale 3bis “Tiberina”, nel tratto Cesena Nord, Pieve Santo Stefano, le polemiche sulla gestione della viabilità non si placa. Nemmeno la riapertura del tratto tra Bagno di Romagna e la Toscana è servito per abbassare i toni.
Di poche ore fa è l’intervento di Daniele Battistini, presidente CNA Fita Forlì Cesena che punta il dito contro i gestori della rete stradale e autostradale. “Puntualmente ogni anno con l’emergenza neve, o presunta tale, Anas e Autostrade per l’Italia, nella loro evidente e conclamata incapacità di gestire situazioni di maltempo previste e in tutto il resto d’Europa gestite con professionalità, fermano camion, inibendogli l’accesso o il transito alle principali strade e autostrade”.
Fita e Battistini in primis, ritengono che la chiusura dei tratti stradali per decine di chilometri non sia stata la soluzione migliore, alla luce anche della situazione definita ben lontana “dalla vera emergenza”. Per Battistini le soluzioni per garantire la circolazione esistono e vanno applicate e queste sono, manutenzione preventiva, pulizia costante, spargimento del sale, verifiche anche sui mezzi che transitano sulle principali arterie.
Insomma, al danno di non poter circolare, si aggiunge anche la frustrazione di disperdere importanti risorse economiche.
“Le arterie più care d’Europa trasformano l’emergenza in un appuntamento tristemente ricorrente per cui, dopo avere incassato, come a ogni gennaio, aumenti per i pedaggi, ai primi fiocchi di neve chiudono l’accesso alle autostrade bloccando di fatto l’operatività di migliaia di imprese di autotrasporto e con loro l’economia del Paese”, rincara il presidente di Fita Forlì Cesena