Arpae risponde sulla questione sollevata dalle associazioni ambientaliste
FORLI’ – In riferimento alle ultime affermazioni del Tavolo delle associazioni ambientaliste forlivesi, Arpae conferma che la fuoriuscita temporanea di fumo più intenso dal camino dell’inceneritore Mengozzi è legata al funzionamento della torre Quencher, che serve a contenere la temperatura dei fumi quando è in manutenzione la sezione di produzione energia. La torre Quencher ha funzionato anche in diversi giorni di agosto. I controlli sulle emissioni del camino vengono effettuati in continuo, con sensori che controllano i fumi e trasmettono i dati in remoto alla sede forlivese di Arpae. Nel punto di ricaduta delle emissioni degli inceneritori è inoltre posizionata la centralina di via Barsanti, i cui dati sono quotidianamente verificabili sul sito web, insieme a quelli di tutte le altre centraline di monitoraggio dell’aria. Arpae previene e segnalerebbe sicuramente le situazioni di potenziale pericolo alla popolazione, ma il funzionamento della torre Quencher non è una situazione di pericolo.
Contrariamente a quanto affermato dagli ambientalisti il monitoraggio in continuo del mercurio è già in funzione nell’impianto. Non è ancora imposto dall’Autorizzazione vigente e quindi non è rientrato finora nei rapporti ispettivi. Per questo è stato “proposto” nella nuova autorizzazione.