Il consigliere chiede anche il giudizio della Giunta sulla riforma della Province, alla luce del parere negativo espresso dall’ex presidente della Provincia di Forlì-Cesena sulla stampa

CESENA - “Il liceo linguistico ‘Ilaria Alpi’ di Cesena, nato cinque anni fa e frequentato da oltre 1000 studenti suddivisi in 5 plessi (tre sedi e due palestre esterne), avrebbe dovuto trasferirsi in una palazzina di viale Angeloni, di proprietà di due enti, dove finora erano ospitati gli uffici Inps, tuttavia, secondo notizie stampa, questo trasferimento potrebbe essere messo in forse dai costi dell’affitto che la Provincia non sarebbe in grado di sostenere”.

Lo segnala Massimiliano Pompignoli (Ln) in un’interrogazione, dove evidenzia che “la dirigente del liceo linguistico, in un articolo di stampa del 7 novembre, ricorda che la Provincia, il 16 agosto scorso, con comunicazione ufficiale, avrebbe trasmesso ‘la presa di responsabilità per il trasferimento’ dell’istituto nella sede Inps, ma, contrariamente a quanto affermato nella citata comunicazione, la responsabile dell’edilizia scolastica provinciale avrebbe sconfessato la disponibilità al trasferimento per ragioni economiche, in quanto la Provincia non disporrebbe di risorse per le spese correnti e quindi non potrebbe pagare il canone d’affitto ai proprietari dell’immobile”.

Sempre in data odierna- aggiunge il consigliere- è stata pubblicata sulla stampa locale anche l’opinione rispetto a questa vicenda dell’ex presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, che “senza mezzi termini critica la riforma che ha soppresso le Province”.

Pompignoli chiede quindi alla Giunta quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza e in caso la Provincia mantenesse la propria posizione, perché il liceo linguistico di Cesena possa contare su una sede, aule e una dislocazione adeguata alle necessità di studenti e insegnanti e vuole sapere se effettivamente la Provincia non disponga delle risorse necessarie per il pagamento dell’affitto della nuova sede o se tali risorse, vista la comunicazione ufficiale del 16 agosto scorso, fossero in un primo tempo disponibili e poi destinate ad altri obiettivi.

In questo caso, il consigliere vuole conoscere a quale scopo siano stati destinati questi fondi o, in caso contrario, per quali motivi siano stati promessi ufficialmente per poi essere negati.

Passando alla “riforma delle Province”, Pompignoli domanda alla Giunta di esprimere un giudizio sull’opinione negativa rilasciata “da un esimio esponente del Pd locale, per due mandati presidente della Provincia di Forlì-Cesena”.

L’esecutivo regionale- chiede l’esponente della Lega- “condivide il giudizio che la riforma delle Province è una sorta di anatra zoppa che mantiene deleghe importanti, come scuole e strade, a un Ente solo a parole dismesso, senza conferire ad esso le risorse necessarie per poter agire in questi settori?”
La Giunta “non considera assurdo- domanda infine Pompignoli- che tutto l’apparato della Provincia rimanga in essere o sia assorbito da altri Enti come la Regione, con costi addirittura maggiorati, burocrazia aggiunta e disfunzionamenti accresciuti, mentre l’unico taglio ha interessato la parte elettiva, l’unico organismo in grado di controllare e verificare l’operato dell’Ente e della sua amministrazione che, essendo oggi di secondo livello, non è dato di sapere a chi risponda delle proprie azioni e decisioni?”