
Michele Castaldo, operaio di 54 anni di Cesena, uccide una donna e tenta il suicidio
RICCIONE – Gelosia e pazzia dietro al caso di Olga Matei , donna di 46anni di origine moldava ma residente da anni a Riccione, strangolata a mani nude dal suo compagno, Michele Castaldo, operaio cesenate di 54 anni. Il delitto si è consumato intorno alle 20 di mercoledì 5 ottobre.
Da tempo Castaldo si rivolgeva ad una cartomante alla quale aveva chiesto rassicurazioni sulla sua relazione con la compagna. L’indovina gli aveva assicurato che tutto si sarebbe messo a posto se avesse avuto la pazienza di attendere, ma così non è stato. Olga non prova nemmeno a difendersi, lascia che il suo compagno le stringa sempre più forte le mani al collo, che le versi in bocca dell’En per addormentarsi e non svegliarsi più.
E’ lo stesso Castaldo a raccontarlo al Pubblico Ministero. Secondo i racconti dei conoscenti Olga voleva interrompere la relazione con il compagno: si sentiva oppressa da quell’uomo che andava in escandescenze ogni volta che riceveva un messaggio da un amico “Mi ha preso il matto, non ho capito più niente, così ho stretto”… queste le parole di Castaldo che ha motivato il suo gesto spiegando come la donna non lo ascoltasse, come lei non volesse sapere quali fossero i motivi che lo avevano reso così geloso.
A 12 ore di distanza L’uomo ha inviato un sms alla cartomante dichiarando: “non ci hai preso, l’ho amazzata” e aggiungendo poi l’intenzione togliersi la vita.E’ stata proprio la maga ad allertare le forze dell’ordine. I carabinieri di Cesena hanno raggiunto la casa di Castaldo trovandolo in stato confusionale dopo aver assunto un farmaco. Nel contempo i militari di Riccione, contattati dai colleghi, hanno si sono recati a casa di Olga Matei scoprendone il corpo senza vita. Olga lascia una figlia di soli 10 anni. La piccola al momento dell’assassinio si trovava a casa del padre, ex marito della vittima, a Misano