Quattro senatori del Gruppo Misto presentano un’interrogazione al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin

ROMA. Porta la firma dei senatori e delle senatrici Ivana Simeoni, Cristina De Pietro, Maurizio Romani e Serenella Fucksia – appartenenti al Gruppo Misto – l’interrogazione al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin denominata “Atto n. 3-03092” e riportante la dicitura “con carattere d’urgenza”, in merito alla vicenda della donna morta in ambulanza durante il trasporto dall’Ospedale di Cesena a quello di Forlì.

Nell’interrogazione si legge che “il trasporto, della durata di circa 30 minuti, sembra essersi reso necessario a causa della mancanza di assistenza cardiologica per “acuti”, presso il nosocomio cesenate, sia durante i fine settimana, sia a partire dalle ore 14 di ogni giorno feriale”. Con l’interrogazione “si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare, al fine di appurare l’effettiva situazione organizzativa in essere presso l’area vasta romagnola e, conseguentemente, quali verifiche intenda promuovere, al fine di accertare le eventuali responsabilità politiche ed amministrative che hanno condotto al decesso della paziente”.

 

Per il testo completo dell’interrogazione, consultare il link.

 

Nei giorni seguenti al fattaccio, nel mezzo della bufera mediatica, l’Ausl Romagna dichiarò in un comunicato che, se da un lato il decesso è stato un “triste epilogo all’insorgere di gravi ed irreversibili complicanze”, dall’altro, le ricostruzioni fatte dalla stampa erano errate – “La errata ricostruzione e le conseguenti considerazioni riportate nell’articolo di stampa non corrispondono al vero e rischiano di strumentalizzare un tragico evento” – rimarcando questo concetto in più occasioni nel comunicato: “L’evento riportato e strumentalmente ricondotto all’organizzazione dell’Ausl Romagna nella gestione dell’infarto acuto è perciò priva di alcun fondamento”.

 

Ora sta al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin valutare l’opportunità politica di dare tutta la colpa alla stampa locale e al caso sfortunato o procedere, invece, ad un’indagine più accurata per capire se la tanto decantata “spending review” abbia anche portato dei vantaggi alla popolazione romagnola, oltre ai risparmi per le casse dello Stato.

 

(Michele Dori)