
L’intervento di Alberto Conti, coordinatore del TAAF (Tavolo delle associazioni ambientaliste), Natale Belosi , Rete Rifiuti Zero, Fridays for Future e Parents for Future Forlì
“La Delibera di Giunta Regionale (DGR) n°1635 del 16/11/2020, nelle more del prossimo Piano Regionale 2021-2026, ha pianificato la gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna per l’anno 2021, sulla base dei dati di produzione rifiuti 2020. La suddetta delibera sottolinea che nel 2020 si è registrato in regione un decremento medio della produzione dei rifiuti indifferenziati residui dell’11,8% rispetto al 2019. In particolare la diminuzione in Provincia FC è del 19,8% grazie soprattutto alla riduzione dei quantitativi prodotti dal bacino ALEA.”
“Nonostante ciò, è confermato per il 2021 il quantitativo di rifiuti urbani da incenerire a Forlì pari a 120.000 tonnellate ed è sancito che nel 2020 sono state bruciate 135.000 tonnellate, grazie alla determinazione n° 43 del 20-03-2020 del Presidente della Regione che ne prevedeva un incremento causa covid ( mentre invece sono diminuiti ), consentendo così ad HERA di incenerire 15.000 tonnellate in più e contravvenendo al patto stabilito nel 2016 del limite massimo a 120.000 tonnellate.”
“Poiché i dati della Regione smentiscono tale infondata previsione, sarebbe stato doveroso riconoscere una diminuzione di 15.000 tonnellate nel 2021. Così non è stato, per cui si chiede di rimediare con una trattativa immediata: il Sindaco di Forlì potrà, in rappresentanza di tutto il Consiglio Comunale, senza distinzioni di parte, rivendicare legittimamente la riduzione compensativa a 105.000 tonnellate la quota di rifiuti urbani ( non speciali che non possono essere smaltiti a Forlì, come da accordo precedente ) da incenerire nel 2021, per poi affrontare il confronto su tutti gli altri punti di richiesta.”
“La DGR prevede per il 2021 due componenti di flusso di rifiuti all’ inceneritore, una dalla Provincia FC per 50.535 tonnellate ed una dalla Provincia di RA per 58.298 tonnellate, totale 108.833 tonnellate, ben al di sotto delle 120.000 tonnellate; perciò è più che realistico ipotizzare che, di qui a qualche mese, la riduzione ulteriore di rifiuti urbani nelle due Province, tanto maggiore quanto più largamente nei territori sarà attuato il sistema di raccolta porta a porta spinto con tariffa puntuale, potrà consentire una diminuzione aggiuntiva di 10.000 tonnellate annua fino alla definitiva chiusura dell’inceneritore nel 2025 o forse anche prima. Occorre che la Regione riconosca i meriti della Comunità Forlivese e le conferisca il premio conseguente, finora mai riconosciuto al nostro territorio. Il prossimo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti dovrà ratificare questo percorso.”