PREDAPPIO - “Una violenza”. Anche a “La Zanzara”, la trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo in onda su Radio 24 Alessandra Mussolini torna ad attaccare la troupe di Agorà che ha recentemente realizzato un servizio direttamente dalla cripta di Benito Mussolini a Predappio. Giornalista, operatore, il Sindaco Frassineti e il presidente provinciale dell’Anpi hanno raccontato come il luogo sia meta di pellegrinaggio e sia ancora oggi rappresentativo di un pensiero, di un’idea.
“Stamattina Rai tre di Agorà assieme al sindaco di Predappio e assieme al presidente dell’Anpi hanno violato una proprietà privata andando a fare una trasmissione provocatoria e violenta all’interno della cripta Mussolini a Predappio dove c’è la tomba tomba di mio padre Romano delle mie zie Annamaria Bruno Vittorio di mia nonna Rachele e certamente anche di mio nonno Benito Mussolini – aveva dichiarato la Mussolini – Sono andati lì oltraggiando la mia famiglia parlassero davanti ai vivi e non davanti ai morti a questa grave violenta provocazione sapremo rispondere come famiglia”.
“Sono andati giù dove riposano i miei cari; hanno messo i gomiti sulle tombe come fossimo al bancone di un macellaio; hanno messo i cavi le luci sono andati al leggere i messaggi che noi famiglia andiamo a dare, le riflessioni i messaggi di affetto e di amore nei confronti di papà dei miei cari, dei miei zii di mio nonno violando profanando questo luogo. Questa non è violenza? Volete seminare odio? E odio avrete” ha dichiarato la Mussolini rivolgendosi in maniera molto chiara all’onorevole Fiano, promotore dell’introduzione del reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.
Le parole, pesantissime di Alessandra Mussolini sono state ribadite durante la trasmissione radiofonica andata in onda ieri sera. Contattata direttamente da Cruciani la parlamentare del Partito Popolare Europeo ha ricostruito i fatti salienti, quelli che più l’hanno infastidita. Arrabbiatissima con la Rai, col Sindaco di Predappio la Mussolini ha ribadito: “Quello è un luogo dove sono i nostri cari, è una tomba di famiglia e il Sindaco ha pensato bene, senza chiedere l’autorizzazione alla famiglia, di fare andare, di andare lui, di andare questa conduttrice, braccio armato della sinistra; sono andati con il presidente dell’Anpi, una cosa provocatoria e violenta anche perché il presidente dell’Anpi non è andato in altri luoghi è andato solo lì dicendo mi sento a disagio… Allora non ci andare”, ha ringhiato la Mussolini ai microfoni de La Zanzara
“Io ci devo parlare con questa gente. Sono andati ad aprire il libro nella cripta dove noi ci mettiamo i ricordi; io dieci giorni fa sono andata a scrivere a papà. Si sono messi a fare commenti. Fanno schifo. Al di là delle violazioni, tu vai in una cripta di famiglia con la RAI, servizio pubblico, […] vai a fare una trasmissione dove dicono quello che vogliono. Proprio lì dentro devono fare? Dentro una tomba di famiglia con i gomiti appoggiati sulle tombe? Ma come si permettono? Ci vuole il permesso scritto della famiglia. Io ho parlato a nome della famiglia. Abbiamo dato mandato come famiglia per un’azione legale. Io me ne frego delle scuse di Rai Tre io voglio che queste cose non accadano più”.
Per avvalorare la propria posizione la parlamentare europea ha aggiunto rivolgendosi a Parenzo e Cruciani:“Se aveste visto qualcuno a destra ad andare in una tomba o di Togliatti, Gramsci o un partigiano a fare una trasmissione dicendone peste e corna degli eccidi del comunismo non lo avreste messo in croce? Che vanno a fare nella cripta della nostra famiglia? noi glielo perdono è guerra. La legge Fiano vuole seminare odio? E odio avranno! Perchè non vanno a vedere come stanno i pensionati?”
“La cosa che a me mi ha colpito? La cosa più grave è andare nel libro dove la gente lascia un ricordo e questi cialtroni, hanno sfogliato e fatto commenti. Ma che Italia è? Quello dell’Anpi si è fatto il marchettone la Benassi come cacchio si chiama lei, si è sfogliata i libri nostri…Allora andiamo a profanare tutte le tombe e mettiamoci a fare i falò dentro le cripte. Un conto è andare lì un conto è andare come i carbonari senza chiedere autorizzazione”
Il sindaco di Predappio che aveva sottolineato come le Tv di mezzo mondo avessero già effettuato riprese nella cripta viene attaccato frontalmente dalla Mussolini richiamandolo pubblicamente: “Lui può fare quello che vuole. Mi ha detto mia cugina Edda che il direttore di RAI Tre, una volta interpellato, ha detto ‘beh di andare dentro nella cripta me l’ha detto il Sindaco di Predappio’. Non è vero perchè è proprietà privata perché c’erano anche i cartelli, adesso poi dobbiamo fare pure i lavori. Lì dentro non si deve andare. Non si permettessero. Ormai l’hanno fatto profandando quel luogo con violenza”.