
Da Romagna Fiere una nota ufficiale per chiarire la posizione degli imprenditori
FORLI’ -
L’OBIETTIVO DEL RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO
Un guadagno non prioritario, questo è il primo e sostanziale punto di vista del Raggruppamento Temporaneo d’Impresa che ha tentato (al momento invano) di aggiudicarsi la concessione del Pala Galassi. Con una nota ufficiale lanciata poco fa da Romagna Fiere si punta a chiarire la posizione degli imprenditori, il loro punto di vista e soprattutto le motivazioni per cui la società fieristica, Romolo Venturelli srl e la SSD Tiger Forlì si sono reunite cercando di portare a casa la partita.
“E’ ovvio che siamo tre imprenditori e che guardiamo l’aspetto economico della operazione; ma deve essere altrettanto ovvio che in questo specifico caso non abbiamo indirizzato come priorità il guadagno della operazione ma il suo pareggio”, si legge esplicitamente nella nota diffusa alla stampa.
Portare lustro alla città, risulta essere invece un progetto ben più interessante per il Raggruppamento: fare in modo che i forlivesi potessero godere di manifestazioni, concerti, eventi sportivi in città senza dover andare in altre strutture.
I NODI DA SCIOGLIERE
Se il principio è più che valido, rimane tuttavia da sciogliere il nodo parcheggi, considerato dalla Commissione Giudicatrice un elemento ostativo per la buona riuscita dell’operazione.
“Il bando di gestione del Pala Galassi prevede la realizzazione immediata di lavori di adeguamento della struttura per la sicurezza dell’impianto stesso […]. Il pool ha operato in stretto contatto con i rappresentanti del Raggruppamento cercando di sviluppare un progetto il più consono possibile alle richieste dei Forlivesi con uno sguardo anche ai comuni limitrofi”, prosegue la nota prima di entrare nel merito delle considerazioni: “Le prime considerazioni sono state fatte sulla base di disposizioni dettate attraverso i documenti di gara, con le quali si chiedeva di privilegiare le prime due squadre sportive cittadine individuate dall’Amministrazione Comunale con tariffe stabilite dal comune comprensive di ogni onere”.
Lo spazio di manovra per potersi fare carico delle spese ha portato il Raggruppamento a cercare soluzioni che potessero supplire la penuria di risorse in entrata. Le società si sono concentrati nel cercare di rendere attiva la struttura nel periodo in cui non si tengono attività sportive. A questa prima analisi sono seguiti ben 19 quesiti tecnici per andare ancora più in profondità, “per arrivare ad un quadro completo delle strutture oggetto di gestione”, si legge ancora.
Dubbi e domande su un progetto di tale portata sono certamente tanti e di giorno in giorno, nonostante la risposta ai quesiti, sono nate ulteriori questioni e spunti da approfondire, in particolare per l’utilizzo della struttura nel periodo Giugno – Agosto.
In pratica, tra partite e l’impossibilità di utilizzare il Pala Galassi in estate per un problema al sistema di raffrescamento, il calendario si è drammaticamente ridotto all’osso riducendo al minimo la possibilità di organizzare altri eventi o comunque di impiegare il Palafiera in modo differente.
L’aria condizionata al Pala Galassi funziona o no? Non è dato di saperlo per Romagna Fiere che alla richiesta di chiarimenti non ha ottenuto alcuna risposta.
LA PROPOSTA DI UN CALENDARIO DI APPUNTAMENTI
I costi sono stati messi quindi a budget e da qui si è provato a ripartire costruendo un calendario a forte impronta sportiva e culturale che potesse suscitare l’interesse della città. Si è tenuto quindi conto di inserire dalle 15 alle 20 giornate per la squadra di basket sia per quanto riguarda i campionati nazionali che di coppa. Si è preso in considerazione anche il calendario sportivo del Volley inserendo in agenda dalle 15 alle 18 giornate per il campionato nazionale e di coppa. A questi appuntamenti si sono aggiunti eventi sportivi a livello agonistico ed amatoriale di carattere locale e nazionale, coinvolgendo le associazioni nazionali che lavorano anche sul territorio, come tennis, pattinaggio, danza sportiva dedicando loro dalle 10 alle 12 giornate.
Due o tre, invece, i concerti di richiamo nazionale e internazionale che si intendevano mettere in calendario così come da 4 ai sei gli eventi dedicati al mondo aziendale.
“Abbiamo valutato anche la possibilità di poter inserire altri eventi, ma ci siamo riservarti questa possibilità ad un prossimo futuro, quando una maggior visione della gestione completa ci permetterà di calendarizzare ulteriori eventi”.
I “DIKTAT” DEL COMUNE
“L’amministrazione Comunale, ha inserito inoltre come obbligo la realizzazione di interventi di migliorie attuative al progetto di fattibilità redatto dal Comune per il miglioramento del livello funzionale, di sicurezza e di gestione del complesso polivalente per un importo computato di € 280.000,00, onere che ci saremmo dovuti accollare e opere che avremmo dovuto eseguire nel primo anno di gestione”, specifica la nota di Romagna Fiere, un obbligo a cui la cordata aveva accettato di assolvere, inserendo altre migliorie, ma in un quinquennio, vista l’entità delle risorse necessarie.
Tra gli adeguamenti non richiesti ma proposti dalla cordata di imprenditori la ristrutturazione della palestra di allenamento, che avrebbe consentito lo svolgimento degli allenamenti delle società che già utilizzano l’impianto aprendo le porte anche a nuove realtà; questo, inoltre con un beneficio economico significativo, puntando sul risparmio energetico sia per il riscaldamento degli ambienti che per la loro illuminazione.
PARCHEGGI “CASUS BELLI”
Il progetto prevedeva inoltre interventi necessari al miglioramento della viabilità locale e all’utilizzo degli spazi adiacenti il complesso, come indicato in planimetria.
“Dopo una attenta analisi sui costi di gestione e al programma degli eventi da noi programmati” spiegano da Romagna Fiere, “diventava cruciale il riferimento alle aree parcheggio […] con una gestione affidataci, condivisa con l’Amministrazione Comunale che avrebbe potuto imporre modalità esecutive e prescrizioni specifiche. L’individuazione da parte nostra delle aree adibite a parcheggio soprarichiamate, deriva da un mancato riscontro negli atti di gara, di aree fondamentali per una corretta gestione”.
La commissione giudicatrice, non più tardi di 9 giorni fa ha evidenziato che “le aree esterne adibite a parcheggio non ricomprese nelle particelle individuate dalla planimetria non rientrerebbero nell’oggetto di gara. Questo ha fatto crollare il castello progettato dalla cordata che ora si riserva di agire eventualmente per vie legali su quanto verbalizzato dalla commissione.
LA MORALE DELLA FAVOLA
“Quindi il Comune e quindi i cittadini dovranno sobbarcarsi altri 280.000,00 €uro”, sottolineano da Romagna Fiere, capofila della cordata, che poi prosegue: “La nostra offerta, dal punto di vista sportivo, prevede anche un intervento di non poco conto sulla cosiddetta Palestrina: l’intervento per circa €uro 30.000,00 mira a rendere tale struttura omologabile per la Federazione Italiana Pallacanestro per poi ivi disputare anche gare a livello regionale, visto e considerato che le strutture forlivesi sono poche e bisognose anch’esse di interventi per le loro obsolete condizioni”.
Così si chiude la nota, ma di certo resteranno aperte le polemiche.
Enrico Samorì