
Ricerca sui cambiamenti climatici ma anche un utile strumento per tutto il comparto turistico
EMILIA ROMAGNA – Duro colpo al “meteo terrorismo”? Forse no, ma avere in Emilia Romagna un centro europeo specializzato nelle previsioni meteorologiche a medio termine potrebbe essere un ottimo strumento per un territorio che fa del turismo una delle voci più importanti a livello di indotto per le imprese.
DOVE
Dalla Regione arriva la conferma: il Data Center del Centro europeo dovranno essere consegnati la prossima estate (2019, ndr). Per raggiungere l’obiettivo sono a disposizione risorse per 52 milioni di euro. La nuova sede sarà costruita nell’area ex Manifatturiera Tabacchi, oggi sede del Tecnopolo di Bologna. Una volta approvato il progetto esecutivo verrà pubblicata la gara per l’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione del secondo lotto di via Stalingrado. Il Governo ha già stanziato 40 milioni per il recupero dell’area a cui si aggiungeranno le risorse della Regione.
L’INTERVENTO
L’intervento prevede il recupero di ben 4 padiglioni e la realizzazione di una nuova costruzione. Si opererà innanzitutto sulla riqualificazione e adeguamento sismico delle strutture esistenti, garantendo la massima efficienza tecnica e tecnologica. L’obiettivo è quello di aprire il cantiere ad Ottobre e in 300 giorni si calcola che i lavori possano essere completati: è per questo motivo che si intende lanciare il nuovo centro meteo nell’estate 2019. Il Data center tuttavia, per essere pienamente operativo, avrà la necessità di una serie di installazioni di macchinari e tecnologie specifiche e l’entrata in funzione di tutto il sistema dovrebbe avvenire nel 2020.
COSA SI FARA’ QUI
L’Emilia Romagna con questo nuovo polo specialistico diventerà il punto di riferimento a livello europeo per il monitoraggio del meteo e del clima. Verranno studiati qui i fenomeni e i cambiamenti climatici, sviluppati e affinati i metodi numerici con cui si costruiscono i sistemi previsionali. Da qui verranno realizzati le previsioni meteorologiche a medio raggio indirizzate ai paesi membri della UE. Buona parte dell’attività del Data center di Bologna sarà dedicato alla ricerca scientifica e tecnica