Soprattutto all’approssimarsi della festività della Madonna del Fuoco è meta di tanti visitatori
A pochi giorni dal festeggiamento della Patrona della città, nella tarda mattinata di martedì 30 gennaio 2018 è stato presentato, nella splendida cornice della Chiesina del Miracolo di via Leone Cobelli, il progetto di restauro dell’affresco raffigurante il miracolo della Madonna del Fuoco posto sopra la porta di accesso alla Chiesina del Miracolo stessa, che vedrà verosimilmente la luce entro fine maggio 2018, con un costo complessivo di circa 5.000 euro.
Erano presenti i rappresentanti dei Club Lions forlivesi – Forlì Valle del Bidente, Forlì Giovanni de’ Medici, Forlì Cesena Terre di Romagna, Forlì Host – e del Rotary Club Forlì, nonché il Mons. Quinto Fabbri, parroco del Duomo, Andrea Giunchi, restauratore, e Francesco Gioiello, ricercatore.
L’idea del restauro è stata condivisa e sarà curata dai Club Lions forlivesi e dal Rotary Club Forlì, coordinati dalla figura di Gabriele Zelli. I sodalizi hanno deciso di promuovere un service in comune, per portare avanti un importante progetto per la città di Forlì, come ha sottolineato più volte Mons. Quinto Fabbri, dando nuova linfa all’affresco che oggi pare notevolmente deteriorato e usurato dal tempo. All’unanimità i rappresentanti dei Club service forlivesi hanno dichiarato che la loro unione si è rivelata un valore aggiunto per consentire il raggiungimento dell’obiettivo comune.
La costruzione della Chiesina del Miracolo fu ideata dal padre gesuita Andrea Michelini, che nel 1792 acquistò l’edificio di proprietà dei Mansionari della Madonna del Fuoco. La progettazione dei lavori fu affidata all’architetto forlimpopolese Ruffillo Righini, ma nel 1797 l’edificazione fu bloccata a causa della discesa napoleonica in territorio italico. L’opera sarebbe stata ripresa nel 1815 su commissione di don Angelo Poggiolini che diede ordine al famoso architetto forlivese Luigi Mirri di concludere il lavoro. Infine, nel luglio del 1819 venne celebrata la solenne cerimonia di apertura della Chiesina.
“Il restauro della lunetta risalente agli inizi dell’Ottocento (1815-1820) – ha raccontato il restauratore Andrea Giunchi – si è reso necessario per via del degrado che negli anni è divenuto sempre più evidente. Non si può dire con certezza se si tratti effettivamente di un affresco, molto più probabilmente l’opera ha rifiniture a secco, oppure è una pittura a tempera o a calce, ma tutto ciò sarà chiarito una volta avviati i lavori. Nel corso del tempo ha subito vari interventi di restauro, per fronteggiare il disgregamento dell’intonaco, soprattutto nella parte sottostante. Inoltre, gli assestamenti del terreno negli ultimi due secoli hanno provocato crepe, fratturazioni e fessurazioni varie. Il progetto di restauro prevederà innanzitutto la rimozione di tutte le stuccature a cemento; successivamente si procederà al consolidamento degli intonaci, poi alla pulitura della superficie. Infine, si passerà agli interventi puramente estetici, per ridare integrità all’opera e per far sparire tutte le abrasioni”.
Fra le iniziative collaterali al progetto vi è la pubblicazione di un libretto (curato da Francesco Gioiello, giovane ricercatore forlivese) sulla storia dell’edificio della Chiesina, luogo di culto di gran valore storico, culturale, religioso e devozionale della città. Inoltre verrà ripubblicato l’opuscolo dell’ingegner Sergio Fabbri, un approfondimento sulla xilografia raffigurante la Madonna, divenuta poi simbolo della città di Forlì.