Oggi pomeriggio presidio sulla libertà di scelta davanti all’ambulatorio pediatrico di via Piolanti

Il decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori per poter accedere ad asili, scuole dell’infanzia e scuole primarie (qui si potrà accedere, ma con multe se i vaccini non sono stati fatti) sta destando molto scalpore in tutto il Paese. Ivan Cavicchi ne Il Fatto Quotidiano di ieri parla chiaramente di “strategia impositiva che va ben al di là delle questioni scientifiche” in cui si palesano i tratti di un “igienismo tecnocratico”.

Sul fronte forlivese il gruppo dei Genitori Uniti Romagna, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge che il Governo aveva annunciato ben 19 giorni prima senza che nel Paese vi sia mai stata alcuna emergenza sanitaria, ha deciso di costituirsi ufficialmente come Comitato.
Per il pomeriggio di oggi, 8 giugno, è stato organizzato un presidio davanti all’ambulatorio pediatrico di Via Elisabetta Piolanti, dove ancora una volta verranno ribadite le posizioni a favore della libertà di scelta, della possibilità di avere vaccini più sicuri, di poter accedere a esami prevaccinali e di seguire un piano personalizzato che tenga conto delle differenze esistenti fra individuo e individuo. L’appuntamento è per le ore 16.

“La nostra intenzione – affermano da Genitori Uniti Romagna – è quella di coinvolgere in un dialogo che possa essere costruttivo i medici che si occupano della salute dei bambini e che, prima di poterlo fare, hanno espresso un giuramento importante, solenne, nel quale hanno affermato “primum, non nocere”, “per prima cosa, non nuocere”.

Vogliamo poter parlare di questo con loro: un trattamento sanitario che ha, per sua stessa natura, dei rischi non può essere imposto a tappeto nella popolazione infantile, oltretutto con un calendario che prevede somministrazioni di vaccini ogni poche settimane a partire dai 61 giorni di vita e tanto meno può rappresentare la prerogativa sine qua non viene vietato l’accesso nelle scuole e i genitori vengono minacciati di perdere la patria potestà sui propri figli.”

Dopo le manifestazioni che la scorsa settimana hanno riempito da nord a sud le piazze d’Italia, è domenica 11 giugno è prevista a Roma un’ulteriore manifestazione contro il decreto e un’altra è in programma per l’8 luglio a Pesaro. L’impressione è che tantissimi genitori non si rassegneranno tanto facilmente come crede la ministra della Salute, la battaglia è solo all’inizio.