Previsti una serie di appuntamenti in via Albicini
La sezione comunale ANPI di Forlì , nell’ambito della “Giornata nazionale Antifascista”
presso la nostra sede a casa Saffi, in Via Cesare Albicini, 25 Forlì centro organizza sabato 27 maggio una serie di eventi:
ore 15,30 – apertura sede ANPI
ore 16,30 inaugurazione sezione comunale Anpi Forlì, ristrutturata dai volontari
ore 17,30 inaugurazione mostra Fumetti Partigiani, con esposizione, nella sala di Dionisio degli elaborati degli allievi di Matteo Mazzacurati, frutto della collaborazione tra ARCI e ANPI
Sarà allestito buffet e piccolo ristoro nel cortile, e ci saranno interventi con musica e letture
Con l’occasione si potrà rinnovare la tessera Anpi.
La “giornata dell’antifascismo” è una iniziativa lanciata dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e vedrà eventi in oltre 90 città italiane. Il nostro presidente nazionale Carlo Smuraglia in una intervista su Repubblica alla domanda sul perché per la prima volta una mobilitazione nazionale, risponde chiaramente: “Perché siamo a una svolta. Abbiamo fatto tante cose noi Anpi, e tanti altri: ma otteniamo risultati limitati mentre il concetto di fascismo si va evolvendo rispetto al fascismo di Mussolini e del ventennio. Certe forme di razzismo assumono forti connotati. Allora poniamo anche un’altra questione e cioè: cosa vuol dire essere antifascisti oggi? Basta essere contrari a quelli che fanno il saluto romano? “
.E alla domanda di cosa ci preoccupi aggiunge:
“Ci preoccupa non solo la nostalgia del Ventennio, ma i nuovi fascismi. Non c’è inoltre una identica sensibilità a fermare l’apologia di fascismo. Talvolta i giudici di merito dimenticano la legge Scelba che sanziona l’apologia di fascismo o la legge Mancino contro le manifestazioni autoritarie e violente. Oggi siamo di fronte a una spinta verso una destra che non è quella liberale e conservatrice ma a una destra nera, autoritaria, contraria alla libertà di stampa. Il fenomeno di Marine Le Pen in Francia ha comunque preso un consistente numero di voti, o la quasi vittoria in Olanda della destra di Wilders, il muro in Ungheria. Per non parlare di quanto accade in Turchia dove abbiamo visto arresti di magistrati, giornalisti…”.
In conclusione rimarca il rischio del rigurgiti neofascisti in rete:
“Più di ogni altra cosa mi preoccupa il razzismo presente sulla rete. Mi preoccupa la diffusività, il pullulare di gruppi dei nuovi fascismi. Su “www.patriaindipendente.it“, il nostro quindicinale, abbiamo fatto una indagine da cui è risultato che su 3.600 pagine Facebook, ce ne sono 500 che fanno apologia di fascismo e razzismo: alcune sposano chiaramente idee di tipo razzista o fascista, altre si camuffano da organizzazioni che si occupano del sociale ma propongono messaggi razzisti. No a una cultura che incoraggia gli egoismi e i razzismi”.
Per quello oggi, come ieri, c’è bisogno dell’ANPI, e soprattutto di una cultura antifascista e democratica. E di iniziative come questa, per ricordare, e soprattutto per costruire quel ponte tra generazioni, essenziale perchè non si disperdano memoria e valori.