Faranno parte della mostra dedicata a Johann Joachim Winckelmann a Chiasso
FORLI’ - Per celebrare i trecento anni dalla nascita di Johann Joachim Winckelmann (1717 / 2017) il Museo di Chiasso ( M.a.x.), istituzione tra le più importanti d’Europa per la storia dell’incisione antica, propone una mostra che, dal 5 febbraio al 7 maggio 2017, espone per la prima volta le matrici di un testo poco noto di Winckelmann, ma molto importante: i Monumenti antichi inediti. La mostra è stata inserita dalla prestigiosa Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (città natale dell’autore) nel calendario del Giubileo 2017 per il terzo centenario della nascita di uno fra i più raffinati studiosi della cultura classica e fondatore dell’archeologia moderna.
L’esposizione svizzera, ha esposto le superstiti 18 matrici da cui vennero tratte alcune delle illustrazioni dei Monumenti antichi, accompagnate dalla prima edizione italiana dell’opera del 1767, dalla seconda edizione del 1820 e da quelle successive del 1821, del 1830-1834, accanto alle edizioni francesi (1788, 1808-1810) e tedesche (1780, 1791-1792, 1804, 1824-1825).
Questi volumi spiegano bene la diffusione in ambito europeo dell’opera e dei principi teorici di Winckelmann, che a Roma ebbe la possibilità di confrontarsi con opere dell’antichità classica di indescrivibile valore, di ammirarle dal vivo e da vicino.
Attraverso le 208 splendide incisioni contenute nell’editio princeps, stampate in due volumi nel 1767 e quella stampata a Napoli nel 1820, comprendiamo che la loro pubblicazione, che l’autore volle e finanziò personalmente, fu un’operazione titanica per l’epoca. L’opera, di cui presso la Biblioteca di Forlì è presente l’edizione del 1821, si presta ad essere esposta proprio per il suo carattere di raccolta di immagini.
La dott.ssa Antonella Imolesi Pozzi, responsabile dei Fondi Antichi e delle Raccolte Piancastelli della Biblioteca comunale di Forlì, che ha curato il prestito delle opere forlivesi, afferma che “fondamentale per la sezione dell’esposizione dedicata alla biografia di Winckelmann è stato l’apporto fornito dalle Raccolte Piancastelli, presso la quale, accanto a 2 autografi di Winckelmann scritti in italiano, sono conservati 5 ritratti incisi esposti in mostra che consentono al visitatore di conoscere il volto dello studioso”.
Si tratta di ritratti realizzati all’incisione che sono la traduzione di dipinti dei più grandi pittori del Settecento: uno fra questi fu ricavato da un dipinto di Antoine Raphael Mengs che era conservato in Spagna mentre un’altra incisione riproduce fedelmente il ritratto di Winckelmann conservato alla Kunsthaus di Zurigo, realizzato da Angelica Kaufmann nel 1764 quando si trasferì a Roma e venne ammessa all’Accademia di San Luca.
La dott.ssa Antonella Imolesi Pozzi conclude poi aggiungendo “Ancora una volta le Raccolte forlivesi hanno dimostrato la loro caratura internazionale ed europea con la partecipazione all’esposizione di Chiasso che ha visto la collaborazione di quattro nazioni: la Francia, la Germania, la Svizzera e l’Italia, presente con i materiali del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e delle Raccolte Piancastelli di Forlì, esposti in questa mostra”.