
FORLÌ. I lavori al nuovo carcere di Forlì saranno completati entro il 2019, ma per consentire condizioni di vita migliori a detenuti e personale saranno avviati lavori di manutenzione straordinari alla vecchia casa circondariale di via della Rocca così da «garantirne la funzionalità fino al trasferimento nella nuova struttura». A darne annuncio stamane alla Camera è stato il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, in risposta all’interpellanza urgente presentata dall’onorevole Bruno Molea, deputato di Civici e Innovatori.
La costruzione della nuova casa circondariale è stata articolata, come ricordato dal sottosegretario Ferri, in tre distinti interventi: prima fase, primo stralcio e secondo stralcio. Le opere che rientrano nella prima fase (la recinzione perimetrale, parte degli alloggi di servizio, l’edificio centrale tecnologica e la “block house”, ossia l’ingresso principale) sono state ultimate e collaudate. Per quelle del primo stralcio, è intervenuta invece la risoluzione del contratto con l’impresa appaltatrice a causa del sopravvenuto stato di insolvenza della stessa e la conseguente ammissione alle procedure concorsuali. Si è quindi resa necessaria la revisione del progetto esecutivo. «Si prevede che il progetto, per il quale si renderà necessario il ricorso a professionalità esterne previa gara di appalto – ha spiegato il sottosegretario Ferri – possa essere completato entro il primo semestre del prossimo anno e che i lavori possano essere appaltati entro i successivi 6 mesi. A fronte di una consegna dei lavori disposta nell’anno 2018, se ne ipotizza l’ultimazione entro la fine del 2019». L’ultimazione dei lavori del secondo stralcio, bloccati invece per il ritrovamento di un ordigno bellico, è contrattualmente prevista nel novembre del 2017. Altri anni di attesa, quindi, che rendono non più procrastinabile interventi di manutenzione al vecchio carcere. «Quanto alle condizioni dell’istituto penitenziario “Rocca” attualmente in uso e dove la popolazione detenuta al 28 settembre scorso risulta essere di 120 unità – ha quindi annunciato il sottosegretario di Stato alla giustizia – riferisco che si sta procedendo ad effettuare gli interventi di manutenzione necessari a garantirne la funzionalità fino al trasferimento nella nuova struttura in corso di realizzazione».
Si è detto soddisfatto della risposta il deputato forlivese Molea: «Prendo atto con soddisfazione che con la visita del sottosegretario Migliore del 7 ottobre scorso si sia riusciti a riprendere una serie di interventi funzionali a migliorare la struttura attuale – ha commentato l’onorevole Molea -. Questo è già elemento di grande positività perché l’inverno si avvicina e l’impianto di riscaldamento ha bisogno di essere manutenuto. Oggi possiamo procedere in modo più snello alle procedure d’appalto: se la riforma degli appalti fosse intervenuta prima forse oggi non ci troveremmo in questa condizione. Spero questa sia la fine di una fin troppo lunga vicenda che, tra ordigni bellici, reperti archeologici e il fallimento di una ditta, ha creato disagi non solo a detenuti, personale e operatori di vigilanza ma anche alle imprese edili locali».
Segreteria On. Bruno Molea – Comunicazione