FORLÌ. “Indebita ingerenza. Censura. Superamento dei limiti amministrativi. Non ci sono altre parole per definire quello che ci raccontano essere accaduto: l’assessore Raoul Mosconi avrebbe fatto pressione sui componenti del comitato di quartiere della Cava per impedire ad una persona a lui sgradita di moderare un dibattito sul Referendum costituzionale che si dovrebbe tenere presso la sede del comitato di quartiere Cava il 17 ottobre dando ospitalità alle due tesi contrapposte del ‘sì’ e del ‘no’. La persona in questione è Franco D’Emilio, a quanto pare non gradito per le sue presunte idee politiche contrarie al Pd. Se le cose stanno così chiediamo all’assessore Raoul Mosconi di fare un passo indietro e rimettere il suo incarico”.
A sollevare il caso sono i due consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Forlì Daniele Vergini e Simone Benini che, dopo aver partecipato come uditori ad una riunione del comitato del quartiere Cava, riportano le testimonianze di alcuni componenti dello stesso Comitato di quartiere.
“All’ingerenza di Mosconi si è poi sovrapposto l’ultimatum del coordinatore del comitato, Giuseppe Bertolino, che chiedeva di fatto di non affidare a D’Emilio la conduzione del dibattito in ossequio a non meglio precisate “regole da rispettare” a cui i comitati di quartiere dovrebbero attenersi in situazioni simili. Lo stesso Bertolini ci aveva inizialmente detto che non potevamo nemmeno partecipare come uditori alla riunione del comitato di quartiere, per poi tornare sui suoi passi.“
“Ravvisiamo in questa condotta una assoluta mancanza di trasparenza oltre agli estremi di una vera e propria censura, un intervento a gamba tesa su di un evento apartitico privo di prese di posizione unilaterali, fatto tanto più grave anche alla luce del fatto che il sindaco di Forlì ha sottoscritto da mesi il patto dei sindaci Anci per il ‘sì’ al Referendum. E’ stato lui a schierarsi per primo e con lui tutta la giunta. Riteniamo dunque inaccettabile che ogni corpo amministrativo periferico della città si debba uniformare alla scelta politica della maggioranza, prendendo ordini da assessori o da coordinatori di quartiere”: aggiungono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini.
I due pentastellati aggiungo che durante la seduta straordinaria del comitato di quartiere Cava appositamente convocata ieri per discutere la vicenda è stata descritta anche la telefonata che sarebbe intercorsa fra l’assessore Mosconi ed il coordinatore Bertolini.
“Altre telefonate simili sono state fatte anche da altri assessori agli altri coordinatori di quartiere? E’ vero che è stato vietato ai componenti dei comitati di quartiere di aderire come membri ai comitati locali per il sì o per il no? Chi è che ha deciso di inventare e imporre unilateralmente regole ai comitati di quartiere scavalcando di fatto il Consiglio Comunale?”: chiedono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle che evidenziano: “il grave danno inferto alla democrazia, in oltraggio alla Costituzione, oltre che in perfetta infrazione al Regolamento dei quartieri…”.
Ufficio Stampa del Movimento 5 Stelle Forlì