FORLÌ. Si aprirà con la lezione del filosofo e saggista bulgaro Tzvetan Todorov la terza edizione del 900fest, il Festival di Storia del Novecento dedicato quest’anno al tema “Le colpe e la Storia”.

Da mercoledì 5 ottobre per cinque giorni Forlì diventerà capitale della storia contemporanea e luogo della memoria, grazie alle conferenze, alle proiezioni e agli incontri voluti da un comitato cittadino composto dall’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Forlì-Cesena, dalla Fondazione Alfred Lewin, dall’Anpi Forlì-Cesena, dall’Associazione Mazziniana Italiana Sezione “G. Bruno” di Forlì, da Cgil, Cisl, Uil, dall’Arci, dall’Endas Forlì e dall’Unione degli Universitari Forlì.

C’è grandissima attesa per la relazione di Tzvetan Todorov, “La Rivoluzione d’ottobre e gli artisti”. Il filo conduttore del contributo del filosofo e saggista bulgaro, studioso della filosofia del linguaggio, mito vivente per gli appassionati di materie umanistiche e della comunicazione, sarà l’influenza di Nietzsche sugli artisti e i leader che guidarono la rivoluzione d’Ottobre, di cui il prossimo anno ricorre il centenario. Sia i leader che gli artisti, è questa la tesi di Todorov, si sono ispirati, più o meno consapevolmente, alle teorie del filosofo tedesco, dal superuomo alla volontà di potenza. Si tratta di una lettura inedita del Novecento, che illumina la storia e il presente.

“Il rapporto fra i creatori e la rivoluzione russa – spiega Todorov- si instaura in due tempi. Il primo è anteriore all’ottobre 1917 e riguarda l’atteggiamento che adottano verso l’dea di rivoluzione prima che sia messa in atto. Il loro ruolo in questo caso è attivo: costruiscono un’immagine che a sua volta influenzerà la nascente rivoluzione. Il secondo tempo riguarda il rapporto che si instaura fra i creatori e i rappresentanti del potere una volta che la rivoluzione è avvenuta. […] I rivoluzionari non sempre riconoscono l’azione che la letteratura e le altre arti esercitano su di loro”.

Si tratta di un’azione che va oltre “lo spirito del tempo” secondo Todorov e che “può avvenire anche ad un livello più profondo, non cosciente, indipendente dalle intenzioni e dai gusti personali. E in questo caso ciò che contribuiscono a promuovere non sono certe forme artistiche, ma le loro premesse filosofiche o politiche”. Gli artisti come i leader si comportano così come “demiurghi”, come “dei-creatori”.    

Nel 1963 Todorov si è trasferito a Parigi, dove ha studiato filosofia del linguaggio con Roland Barthes. Nel 1967-1968 ha insegnato alla Yale University ed è diventato ricercatore presso il CNRS di Parigi. Dall’83 all’87 ha diretto il Centro di Ricerca sulle Arti e il Linguaggio (CRAL) di Parigi. Dopo i primi lavori di critica letteraria sulla poetica dei formalisti russi, si è occupato di filosofia del linguaggio, ma anche del ruolo del singolo e della sua responsabilità nella storia. I suoi interessi storici si sono concentrati su temi cruciali come la conquista dell’America e i campi di concentramento nazisti e stalinisti. Todorov aprirà il 900fest Mercoledì 5 ottobre alle ore 17.00, nel salone comunale.

www.900fest.com, pagina Fb dedicata @900fest, Twitter @novecentofest

900fest, Festival di Storia del Novecento: dittature, totalitarismi, democrazia

LE COLPE E LA STORIA – Forlì 5-9 ottobre 2016

Direttore scientifico Marcello Flores

Segreteria organizzativa – Fondazione Alfred Lewin – info@alfredlewin.org – 0543 36698

 

 

900Fest – Ufficio Stampa e Comunicazione