FORLÌ. Mercoledì 24 agosto 2016, alle ore 21.00, in piazza Saffi, Forlì, nell’ambito delle manifestazioni Piazze d’Estate 2016, l’Associazione Culturale “La Tevla de’ Sdaz”, la Cumpagnì dla Zercia e il Foto Cine Club Forlì, organizzeranno una serata dedicata al popolare poeta dialettale Mario Vespignani scomparso il 6 ottobre dello scorso anno, all’età di 91 anni. Durante il corso della serata, che sarà presentata da Gabriele Zelli e vedrà la partecipazione del sindaco Davide Drei, reciteranno poesie e in particolare zirudelle scritte da Vespignani: Eleonora Balestra, Giuseppe Brunelli, Susanna Fabbri, Radames Garoia, Francesco Nardi e Nivalda Raffoni. La “zirudela” è una composizione letteraria in vernacolo di cui Vespignani si era appassionato fin da adolescente ascoltando quelle scritte da Luigi Benelli (Gigì ad Savadôr) quando quest’ultimo era solito fermarsi a declamarle presso le Case Operaie, quelle che si affacciano sull’attuale via Matteotti di Forlì dove abitava la famiglia di Mario.
Poiché per la canzone dialettale Mario Vespignani vinse per tre anni consecutivi il “Festival E’ Campanôn” di Cesena, al quale partecipò dal 1973 al 2005, ottenendo anche due volte il secondo premio e altrettanti “Carlino d’Oro”, questa parte della sua vita verrà ripercorsa dalla cantante Daniela Vallicelli e dal musicista Leonardo Vallicelli che proporranno i brani scritti per la manifestazione cesenate. Mentre il Foto Cine Club Forlì proietterà due brevi filmati, a cura di Dervis Castellucci e Rosalba Naldi, girati a casa del poeta nei quali è proprio l’autore a declamare le sue zirudelle più famose. Inoltre lo stesso Club allestirà presso la sala del chiostro di San Mercuriale una mostra fotografica con le immagini realizzate da alcuni soci e ispirate dalle poesie presentate al concorso letterario in dialetto romagnolo “Antica Pieve”. La mostra resterà aperta dal 24 al 27 agosto dalle 20.00 alle 24.00.
Mario Vespignani, molto popolare non solo a Forlì, città nella quale è nato ed in cui è sempre vissuto, punto di riferimento per la cultura della nostra terra, fu stretto collaboratore di Aldo Spallicci nella valorizzazione del dialetto e nella redazione della rivista “La Piè”. Corrispondente nel dopoguerra del giornale del Partito Socialista Italiano “L’Avanti”, fondatore e responsabile per tanti anni dell’Ufficio Stampa del Comune di Forlì, è stato apprezzato compositore di testi della moderna tradizione musicale romagnola. Decano fra i giornalisti romagnoli, cominciò a scrivere per le redazioni locali e nazionali dopo la fine del Secondo conflitto mondiale, alternando la cronaca con la saggistica, la narrativa, il teatro, la poesia, nella quale ha creato un ricco repertorio che spazia dalla dimensione lirica alle sferzanti zirudelle. Da ricordare la sua intensa attività di organizzatore e conduttore del trebbi “di Piadarul” (per un totale di 72 trebbi in ogni luogo della Romagna, dal 1986 al 2003). Molto intensa è stata anche la sua opera di promozione delle attività di alcune associazioni come l’AUSER e l’Istituto Friedrich Schürr.