Sono le parole dell’Onorevole Marco Di Maio

ROMA. La medaglia d’oro di Elia Viviani nell’Omnium del ciclismo su pista ha riacceso i riflettori su una specialità del ciclismo da troppo tempo dimenticata. Un’occasione importante anche per ridare a Forlì un ruolo di primo piano nel panorama sportivo, in particolare in quello del pedale. Sì, perché nella nostra città esiste una lunga tradizione in questo sport e in questa disciplina grazie all’esistenza del velodromo “G. Servadei”, che circonda il campo da calcio del “Tullo Morgagni”. 

Un anello sul quale si sono allenati alcuni campioni del nostro territorio (ultimi in ordine di tempo i ‘nostri’ professionisti Alessandro Malaguti e Matteo Montaguti il quale ha vinto anche titoli italiani su pista) e in cui hanno operato alcuni tra i migliori tecnici del settore. Una tradizione che negli ultimi anni, complice la crisi economica che ha portato in difficoltà molte società sportive, abbiamo trascurato. 

Il titolo olimpico di Elia Viviani può segnare una svolta per l’intero settore ciclistico e Forlì, anzi la Romagna (l’unico velodromo in Romagna è proprio quello di Forlì) devono farsi portatori di questa istanza di cambiamento. Abbiamo le carte in regola per farlo, abbiamo la storia, la tradizione, un impianto e gli spazi per ospitare gare, allenamenti, progetti di crescita per l’intero movimento del ciclismo italiano, su pista e non solo. Perché è dimostrato che investire nel ciclismo su pista aiuta a far crescere l’intero movimento anche su strada. Uniamo le forze e facciamo della Romagna e di Forlì la naturale candidata a guidare il rilancio del ciclismo su pista.

 

Ufficio stampa Marco Di Maio