Al Cinema Teatro Moderno di Savignano in occasione della giornata per la memoria delle vittime di mafia

L’appuntamento è di quelli importanti, e gli organizzatori hanno lavorato con impegno.

Venerdì 17 marzo alle 20.45 al Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone (FC) Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse, e Gaetano Saffioti, imprenditore calabrese attualmente sotto scorta per aver denunciato il “pizzo”, saranno  i testimoni speciali di “Il suono del coraggio”, evento promosso dall’Associazione Culturale “Baretto 39” alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per contribuire a scalfire il muro dell’omertà e del silenzio, primi complici della violenza, del sopruso, della sopraffazione, in tutti i tempi e in tutti i campi.  Un contributo di testimonianze dirette, tra le quali la video intervista rilasciata per l’occasione in esclusiva dal giudice Nino Di Matteo ai ragazzi del “Baretto 39” che verrà proiettata nel corso della serata.

L’evento, che si svolge in prossimità del 21 marzo, giornata per la memoria delle vittime di mafia,  non sarà fatto solo di testimonianze ma anche di contributi musicali ed artistici che lascino un segno tangibile per la città di Savignano sul Rubicone e per i  suoi cittadini,  e che hanno coinvolto gli studenti,  le associazioni e coloro che a vario titolo hanno voluto esserci.

La colonna sonora della serata sarà il concerto-tributo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sul palco la band “Le Ombre”. La parola passerà quindi a Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, e a Gaetano Saffioti, e poi al magistrato Nino Di Matteo, il giudice più blindato d’Italia, rappresentante l’accusa nel  processo sulla trattativa stato-mafia. L’intervista è stata registrata dai ragazzi del “Baretto 39” alcune settimane fa presso la Procura della Repubblica di Palermo dove Di Matteo li ha ricevuti personalmente, e verrà trasmessa per la prima volta in questa occasione.

L’evento sarà preceduto dalla apposizione delle firme da parte di Salvatore Borsellino e di Gaetano Saffioti sulle piastrelle di terracotta che compongono l’opera-simbolo di denuncia collettiva realizzata appositamente dall’artista e ceramista Silvia Granata. Sarà presente per l’occasione l’onorevole Giulia Sarti, componente della Commissione d’inchiesta sulle mafie. L’appuntamento è alle ore 17,30 a Villa “La Rotonda” (Savignano sul Rubicone, via Castelvecchio, 60) messa gentilmente a disposizione dal Marchese Guelfo Guidi Di Bagno che si ringrazia. Il momento è pubblico e la cittadinanza è invitata a partecipare.  

L’idea che sottende il lavoro di Silvia Granata, dal titolo  “La mafia uccide, il silenzio pure” ( cit. Peppino Impastato),  è quella di coinvolgere le persone chiedendo loro di lasciare un segno di partecipazione simbolica alla lotta alle mafie, apponendo semplicemente la propria firma. I nomi, circa 700 le firme raccolte, sono stati incisi su piastrelle fatte a mano in terracotta, successivamente cotte. I pezzi, poco più di 800 mattonelle (420 kg di argilla) in terracotta, sono sufficienti a rivestire una superficie 15 metri quadrati e quindi una parete di 5 metri di larghezza per tre di altezza. Nell’opera figurano anche otto nidi, simbolo di nascita e di vita. I nidi sono progettati per essere realmente utilizzati dalle cince che nidificano nella zona. “I nomi e i nidi – spiega l’artista – si contrappongono rispettivamente al silenzio dell’omertà e alla morte”. 

I primi ad aver firmato le piastrelle   sono stati gli studenti dell’Istituto di Istruzione “Marie Curie” che ha accolto, nella persona del dirigente professor Mauro Tosi, la proposta dell’Associazione “Baretto 39” di collaborare al progetto.

Ore 17.30 Villa La Rotonda. 
Ore 20.45 Cinema Teatro Moderno. 

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito.

 

Organizzazione e ideazione: Baretto 39, Christian Brigliadori,tel. 347 5361948