E plaude alla scelta di campo del Sindaco di Cesena riguardo agli Europei Under 21 del 2019
BOLOGNA. La notizia recente dell’accordo di sponsorizzazioni tra la Federazione Italiana Gioco Calcio con una delle maggiori imprese legate al gioco d’azzardo, è gravissima, e va contrastata a tutti i livelli istituzionali.
Bene ha fatto dunque il Sindaco di Cesena a prendere una netta posizione chiedendo a Tavecchio di ritirare l’accordo, ed esplicitando che, qualora ciò non dovesse avvenire, il nostro comune ritirerà la disponibilità ad ospitare la fase finale degli Europei Under 21 del 2019.
I danni infatti che derivano dal gioco d’azzardo patologico sono enormi per il tessuto sociale ed economico. E non devono essere create situazioni che con profonda ambiguità mettano in relazione l’azzardo con lo sport, andando quindi a ledere i valori profondi che il messaggio sportivo contiene, valori che nulla hanno a che vedere con il mondo dell’azzardo.
E’ evidente che dietro al gioco d’azzardo ci sono interessi enormi. Ogni anno in Emilia-Romagna si bruciano 1.800 euro a testa in macchinette. Lo scorso anno i servizi socio-sanitari hanno trattato circa 1.300 pazienti con dipendenza da gioco d’azzardo patologico, e sappiamo che chi accede alle cure è solo una piccola parte di coloro che cadono nella rete del gioco d’azzardo.
Un morbo che sempre di più mette in ginocchio famiglie e persone, a partire da quelle più fragili, anche a causa del proliferare delle macchinette slot. Nel 2015 Emilia-Romagna erano attive 34.246 macchinette newslot distribuite in 6.500 esercizi, e inoltre 5.206 videolottery in 431 sale.
La nostra Regione con la legge 5 del 2013 ha messo in campo numerose azioni per contrastare questo fenomeno, sia dal punto di vista dell’educazione, prevenzione e della cura, sia a sostegno degli strumenti in campo urbanistico ed edilizio per contenere il proliferare di sale gioco e slot. Nel Bilancio 2016 sono inoltre state stanziate 150.000 Euro a sostegno degli esercenti slot free.
In queste settimana inoltre stiamo discutendo il nuovo progetto di legge “Testo unico della legalità” che prevede azioni di prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo e anche la negazione del patrocinio da parte degli enti pubblici per tutti quegli eventi che ospitano o pubblicizzano attività legate al gioco d’azzardo.
Quella contro il gioco d’azzardo è una partita che si combatte e si vince solo se ciascuno fa la propria parte. Ci aspettiamo dunque che la Federazione Italiana Gioco Calcio riveda le sue posizioni.
Lia Montalti - Consigliere regionale – Gruppo PD – Comunicazione