CESENA. Il Comune di Cesena saluta con favore l’intenzione espressa dal Presidente del Consiglio Renzi di adottare misure per eliminare le slot machine da tabaccherie ed esercizi commerciali. Lo fa con una lettera firmata dal Sindaco Paolo Lucchi e dall’Assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti e indirizzata allo stesso Renzi e ai parlamentari cesenati. Nella comunicazione il Sindaco e l’Assessore ricordano l’impegno per contribuire alla lotta contro la ludopatia assunto da Amministrazione e Consiglio comunale di Cesena fin dal 2012, e ripercorrono le azioni – talora molto innovative – intraprese in questi anni: dagli incentivi per gli esercizi che rinunciano alle apparecchiature per il gioco d’azzardo agli incontri di sensibilizzazione. L’intento della comunicazione è, da un lato, di mettere a disposizione del Governo l’esperienza maturata in questi anni, e dall’altro, di caldeggiare a livello centrale interventi capaci di fornire ai Comuni strumenti più efficaci per combattere questa battaglia.

 

Di seguito il testo integrale della lettera

 

 

 

Caro Presidente,

abbiamo letto con grande piacere l’intenzione, annunciata durante una intervista, di adottare un intervento normativo indirizzato a “togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali”. Riteniamo si tratti di un tema di grande rilevanza, verso il quale giustamente intendi indirizzare l’attenzione del Governo.

La lotta alla diffusione del gioco d’azzardo, che sempre più spesso assume le caratteristiche di patologia, è infatti una delle nuove frontiere che, purtroppo, le nostre comunità si trovano ad affrontare, giornalmente stimolati da una opinione pubblica che in brevissimo tempo ha maturato una profonda sensibilità su un argomento di così grande impatto sociale.

Nel solco di questa crescente consapevolezza, da molti anni l’Amministrazione comunale di Cesena interviene, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione (che ad oggi, per la verità, sono molto pochi e per questo conforta apprendere che nel piano allo studio del Governo vi sarà un loro rafforzamento), per contrastare un fenomeno dilagante, reso possibile anche da una politica legislativa nazionale che, nel corso degli anni, è andata sempre più nella direzione di una crescente liberalizzazione che, per fortuna, il Governo pare essere intenzionato a capovolgere completamente.

Anche per questo, nel 2012 il Consiglio comunale di Cesena votò all’unanimità una delle prime delibere regionali utili all’assunzione di “linee di indirizzo per la definizione di un progetto organico per la città, finalizzato ad aumentare la consapevolezza circa i rischi complessivi connessi all’aumento del gioco d’azzardo e ad introdurre strumenti per proteggere i cittadini in condizione di maggiore fragilità sociale”. Da quella delibera, che ha preceduto di ben un anno la prima legge regionale sul tema (L. Reg. 5/2013, modificata nel 2015 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”), è scaturito un articolato programma di prevenzione finanziato dal Comune, tutt’ora in corso, attraverso il quale sono state condotte campagne di informazione alla cittadinanza, con il coinvolgimento degli esercenti e degli operatori sociali, attività di sensibilizzazione e di prevenzione con le scuole (per parte nostra, solo per fare un esempio, fra marzo ed aprile 2016 hanno partecipato agli incontri 40 insegnanti e circa 400 studenti ed è in via di predisposizione il programma per il prossimo anno scolastico) ed è stata introdotta la riduzione della tassa comunale di occupazione di suolo pubblico (Cesena è stato il primo Comune ad averlo fatto in Emilia-Romagna), a carico degli esercenti che decidono di rinunciare alle slot. È stato pubblicato, inoltre, il bando finanziato interamente dal Comune per ottenere contributi a fondo perduto da parte di tutte le attività commerciali che rinuncino alla detenzione delle videolottery, così come è diventata prassi la clausola di esclusione delle stesse videolottery nei bandi per gli immobili pubblici ad uso commerciale.

Infine, sempre sul versante prevenzione, nei mesi scorsi in ognuno dei 12 quartieri cittadini (con la collaborazione dell’Associazione “Giocatori Anonimi”, che da anni lavora con il Comune ed il SERT per la prevenzione) si sono svolti incontri di sensibilizzazione ed informazione sui rischi del gioco patologico.

Si tratta di esempi, certamente piccoli, provenienti da un Comune che con impegno, ha riconosciuto l’urgenza del problema della ludopatia, introducendo strumenti concreti che desideriamo mettere a disposizione del Governo nella redazione del disegno di legge.

Siamo convinti che, anche grazie alla collaborazione con i Parlamentari locali – che ben conoscono la realtà cesenate e gli strumenti messi in campo per il contrasto alle dipendenze da gioco patologico – al Governo sarà possibile realizzare un intervento atteso, sull’efficacia del quale molti cittadini ripongono molte aspettative.

 

 

Il Sindaco Paolo Lucchi e L’Assessore Simona Benedetti