CESENATICO. di Anna Budini, Corriere di Bologna 9 agosto 2016 - “In una mattina di fine luglio come tante, Fabio Grassi si presenta nella saletta stampa del Palazzo del turismo di Cesenatico intitolata – paradosso del destino – al padre Primo. […] ha portato con se una busta da cui spuntano i colli di tre bottiglie di vino. Si siede davanti a me e ad altri DUE COLLEGHI. […] Dopo qualche battuta sugli ultimi fatti di cronaca, illustra le ragioni della sua visita: “Siamo stati accusati dai 5 Stelle regionali di condurre un’attività di sperpero di denaro”. Di fronte alle mie insistenti obiezioni, Grassi abbandona tutti i sofismi e spiattella la preghiera: “Mi date una mano a COPRIRE questa cosa che altrimenti non saprei come fare per andare a cancellare“.
Ad oggi sappiamo che uno dei tre giornalisti, Anna Budini, non ha accettato di compartecipare e quindi coprire Grassi, anzi ha denunciato il fatto a mezzo stampa. Ora le domande che sorgono sono tre:
1 – chi ha dato l’autorizzazione di utilizzare un ufficio comunale per questa “riunione”? Il Comune sapeva?
2 – chi sono gli altri due colleghi giornalisti di fronte a Fabio Grassi?
3 – Questi due giornalisti “sconosciuti” hanno accettato di coprire ed assecondare Grassi?
Alberto Papperini – Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Cesenatico – Comunicazione